PALERMO – Il ricordo del 25 Aprile e della liberazione dal nazifascismo ha caratterizzato la domenica nelle grandi città e nei piccoli centri della Sicilia. A Palermo il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, ha deposto una corona di alloro al Parco Piersanti Mattarella. “Le istituzioni hanno il dovere morale e politico di onorare e coltivare la libertà”, ha affermato Mulè a margine della cerimonia alla quale ha partecipato anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Alla cerimonia è stato letto da Angelo Ficarra (dell’Anpi), un messaggio del partigiano originario di Gratteri (Palermo), Santo Santino, 99 anni, che vive a Livorno: “È stata una grande cosa – ha scritto nel messaggio letto da Ficarra – A vent’anni ho capito cosa è la dignità umana”. “Il #25aprile ci ricorda la lotta per la #Liberazione sulla quale è nata una Costituzione repubblicana – dice Orlando su Twitter -. Contro ogni rigurgito fascista e violazione dei diritti degli esseri umani, ancora tragicamente disprezzati come registrato nelle ultime ore con il genocidio nel #Mediterraneo”.
Il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, ha reso omaggio ai martiri della libertà partendo dal suo paese, Pedara, nel Catanese, deponendo una corona di fiori sulla tomba di Giuseppe Pappalardo, martire di Cefalonia. Seconda tappa a Catania, prima al Municipio dove è posta una lapide che riporta i nomi delle partigiane e dei partigiani catanesi morti durante la lotta di liberazione, e dopo deponendo un mazzo di fiori ai piedi della lapide in ricordo di Graziella Giuffrida, partigiana catanese di 22 anni morta a Genova durante la resistenza. Barbagallo, infine, si è recato a Enna per per onorare Pompeo Colajanni, il mitico comandante partigiano ‘Barbato’ che contribuì in modo decisivo tra le altre cose alla liberazione della città di Torino. “Dobbiamo rifarci ai valori fondanti della Repubblica e a chi ha combattuto, a costo della morte, il regime nazifascista per costruire un’Italia più giusta”, le parole del segretario regionale dem.
Graziella Giuffrida è stata ricordata anche dalla Cgil Catania, con una delegazione composta dal segretario generale Giacomo Rota, dalla segreteria provinciale, dai segretari generali di alcune categorie e da altri dirigenti del sindacato: deposta anche una corona d’alloro in onore dei caduti al Municipio.
A Messina il sindaco Cateno De Luca era presente in piazza Unione Europea per onorare i martiri della libertà. Con lui anche la prefetta Cosima Di Stani e il Comandante interregionale Carabinieri Sicilia e Calabria, Generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo e il presidente dell’Anpi Messina Federico Martino.
Il 25 aprile è stato onorato anche ad Agrigento, presso Villa Bonfiglio: c’erano la prefetta Maria Rita Cocciufa, accompagnata dal Comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vittorio Stingo, e una rappresentanza dell’Anpi.
Tappa davanti alla lapide che al Comune di Salemi ricorda i caduti nella lotta per la liberazione anche per il sindaco della cittadina trapanese, Domenico Venuti, e per una delegazione dell’Anpi. “Ricordare la Liberazione è un dovere: trasmettere la storia del nostro Paese alle giovani generazioni è la via maestra per evitare gli errori del passato e fare in modo che la parola ‘Libertà’ oggi assuma anche il significato profondo del rispetto dei diritti di tutti”, le parole di Venuti.
A Paceco, sempre nel Trapanese, in piazza Vittorio Emanuele, il sindaco Giuseppe Scarcella e alcuni rappresentanti dell’Associazione Bersaglieri, dell’Associazione nazionale partigiani, della locale stazione dei carabinieri, dei club Rotary Birgi-Mozia ed Interact, oltre al parroco don Vincenzo Basiricò, agli assessori e ad alcuni consiglieri comunali, hanno commemorato le vittime della Resistenza con la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento ai caduti, dove da due anni è stata collocata una lapide in memoria di quanti persero la vita opponendosi all’oppressione nazifascista.
Cerimonia anche a Caltanissetta. “Settantasei anni fa, abbattendo il regime nazifascista, si posero le basi per la costruzione della nostra Repubblica democratica – le parole del sindaco, Roberto Gambino – Dobbiamo difendere la libertà conquistata, non dimenticando mai quanto fu nefasto il regime fascista. L’antifascismo é parte delle fondamenta del nostro grande Paese.
Ora e sempre resistenza”.
Manifestazione anche a Marsala: vi hanno preso parte il vice sindaco Paolo Ruggieri, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e il presidente della sezione marsalese dell’Anpi, Giuseppe Nilo.