"La soluzione per gli ex Pip?| Si usi quella della Gesip" - Live Sicilia

“La soluzione per gli ex Pip?| Si usi quella della Gesip”

Salvo Barone

L'Ugl, per bocca di Salvo Barone, propone una soluzione per la Social Trinacria sul modello Gesip: "I lavoratori non c'entrano con le beghe personali".

BARONE (UGL)
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PALERMO – “Gli ex Pip? Si utilizzi per loro la stessa formula usata per la Gesip”. A lanciare la proposta è Salvo Barone, dell’Ugl terziario e protagonista della vertenza della partecipata del comune di Palermo, che in una nota propone una soluzione anche per i dipendenti della Social Trinacria.

“Pare che venerdì, finalmente – scrive Barone – le organizzazioni sindacali saranno convocate dal Prefetto Umberto Postiglione per affrontare la vertenza ex Pip. Ci sono diversi ordini di problemi: la tempistica di erogazione delle spettanze, il futuro di questi lavoratori e le spettanze maturate a seguito del rapporto di lavoro con la Social Trinacria. L’Ugl Sicilia non ha altri interessi che tutelare i lavoratori, non ha mai fomentato rivolte né, tantomeno, pensa che le altre organizzazioni sindacali abbiamo altri interessi. Abbiamo sempre cercato soluzioni serie e concrete, tante volte anche con l’assenza di una concertazione e la possibilità di un interlocutore istituzionale”.

Ed ecco quindi la soluzione proposta: “Si applichi l’articolo 7 della legge 468 del 199797, come fatto per la Gesip. La legge lo consente. Si utilizzino gli ex Pip attraverso la 468 negli enti dove prestavano servizio attraverso i progetti finanziati con i fondi Pac, che la Regione potrebbe anche anticipare qualora non fossero subito erogati da Bruxelles. Necessita una convenzione con l’Inps, che dovrebbe essere subito disponibile considerato che non pagherebbe un euro. L’Inps risparmierebbe parecchi soldi, quelli che dovrebbe impiegare per pagare ai lavoratori la disoccupazione. L’Inps potrebbe anche erogare una sorta di anticipazione immediata ai lavoratori, anche di 1000 euro, dallo stessa quota di accantonamento del Tfr che i lavoratori hanno versato proprio all’Inps. Così si ritornerebbe al lavoro con 857 euro nette più assegni familiari attraverso la legge 468/97. Poi bisogna equiparare gli ex PIP a tutti gli effetti ai lavori Asu o lsu, per farli rientrare in un processo di stabilizzazione dei precari nel settore pubblico, oggi oggetto di un confronto ministeriale del nuovo Governo Letta. Alla fine qualcuno dovrà spiegarci chi dovrà erogare le somme maturate dai lavoratori in questi due anni e mezzo di servizio nel rapporto intermediario della Social Trinacria. Basta con le ripicche personali, si guardi ad una soluzione, si facciamo tutte le verifiche, denuncie e altro. Chi ha sbagliato paghi, ma i lavoratori non c’entrano”.


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