“Non ho detto che Zamparini mi ha stressato. Il presidente ha una maniera tutta sua di gestire i rapporti col tecnico e le scelte tecniche. Ci siamo confrontati, ho espresso la mia opinione e probabilmente si troverà una soluzione”. Dopo le parole del presidente del Palermo, che di fatto ha confermato la rottura, il tecnico dei rosanero Davide Ballardini, intervenuto oggi ai microfoni di “Radio Kiss Kiss”, spiega il suo punto di vista sulla situazione che si è venuta a creare.
“La soluzione probabile è l’addio – ammette – è probabile che ci si lasci anche se non è ancora detto perché ci siamo dati una scadenza, che è il dieci di questo mese, ma tutto è stato fatto in maniera serena”. Per Ballardini gli estimatori non mancano, si parla di Juve, Lazio o Atalanta ma “credo che lo si debba chiedere ai rispettivi club. Al momento non sono stato contattato da nessuno. Bisogna chiedere ai dirigenti di queste tre società perché io non so, purtroppo, proprio nulla. So che ci sono tanti bravi allenatori ancora senza squadra, siamo in tanti per poche squadre”.
Certo, arrivasse la chiamata della Vecchia Signora “si realizzerebbe il sogno di una vita, sarebbe bellissimo, non fatemi pensare. Fino a ieri ero a Palermo, passeggiavo e incontravo tanta gente che ogni volta mi commuove perché mi si avvicinano in modo corretto e discreto, trasmettendomi grande affetto – racconta – E io sono sentitamente commosso da loro”. Questo, però, difficilmente servirà a ricucire lo strappo. “Ho incontrato il presidente dopo una stagione esaltante e non ho condiviso certe esternazioni, non condivido un certo modo di gestire i rapporti e anche in altri momenti certi interventi che sono stati fatti dal presidente – spiega ancora Ballardini – Ma io nei confronti di Zamparini nutro grande riconoscenza e grande stima, così come gli ho detto. Poi, lui ha una sua maniera di gestire le società, i rapporti con le persone che lavorano con lui, e io non sempre mi trovo d’accordo con il pensiero del presidente. Così come le sto dicendo ora, le ho dette al presidente. E dopo una anno bellissimo e vissuto intensamente sotto tutti gli aspetti, ho manifestato questi miei dubbi, tutto qua”.
Il tecnico si dice convinto che “Zamparini prima di tutto mi stimi, poi, sono certo che mi voglia bene. Con il suo comportamento mi ha fatto crescere molto e gliene sono grato. Poi, c’è una maniera di lavorare ed un’altra ancora di farlo. E non è detto che quella dell’uno sia migliore di quella dell’altro”.