PALERMO – Italia padrona della terra, seppur per una settimana. Il weekend che è appena trascorso ha infatti regalato due gioie al movimento tennistico azzurro, con altrettanti tornei disputati sulla terra rossa e vinti rispettivamente da Paolo Lorenzi e Fabio Fognini. Entrambi protagonisti dello sfortunato doppio giocato a Pesaro in coppa Davis contro l’Argentina, entrambi capaci di rifarsi sul campo. Partiamo dal giocatore toscano, capace di vincere il suo primo titolo ATP in carriera all’età di 34 anni (nessuno come lui nella storia del tennis): il trionfo arriva a Kitzbuhel, con il successo in finale ai danni del temibile georgiano Basilashvili, regolato in poco più di un’ora. La gioia per il movimento italiano è diventata doppia nella serata di ieri, con Fognini che ha dominato la finale del torneo di Umago, giocata contro lo sloveno Andrej Martin. Una partita che non ha avuto storia, soprattutto perchè il tennista ligure ha imposto il suo gioco, dimostrando di essere uno dei migliori interpreti al mondo su questa superficie. E si tratta di una doppia boccata di ossigeno per il movimento tennistico al maschile, che da anni è considerato inferiore – e non di poco – rispetto al gentil sesso.
Al toscano il torneo di Kitzbuhel, il ligure trionfa a Umago e l'Italia torna a sorridere.
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