CATANIA – La Uil fa il punto su sanità ed enti locali. “Due incompiute” che si fondano sul lavoro di circa ventimila precari, molti dei quali a rischio nelle prossime settimane. Questi sono stati i temi all’ordine del giorno affrontati dal direttivo regionale della Uil che si è tenuto stamane a Catania, un momento di riflessione in vista dello sciopero generale del 12 dicembre che vedrà sul palco del comizio finale Giovanni Torluccio, segretario nazionale della Uil Fpl.
Il sindacalista, intervenendo oggi alla riunione regionale ha lanciato il guanto di sfida all’esecutivo nazionale. “Il nostro obiettivo è portare Renzi a cambiare linea dando più spazio al mondo del lavoro e della società civile”. Il Presidente del Consiglio, impegnato in cene di finanziamento da mille euro a coperto, “rischia di perdere il contatto con la realtà”. “Noi vorremmo che cenasse nelle manse aziendali e quelle della Caritas”, rilancia Torluccio. L’obiettivo è di rilanciare la presenza dei sindacati ai tavoli di concertazione e non solo. Anche all’interno delle strutture sanitarie dove spesso i vertici “rifiutano il confronto con i sindacati”.
L’affondo del segretario è duro: “La sanità è una delle fonti di finanziamento della politica, quando in una regione il 70% del bilancio riguarda questo capitolo di spesa si capisce che è un business”. Diametralmente opposta è l’idea da mettere in campo. “Serve una santità equa con costi univoci in tutta Italia, non è pensabile che una siringa costi un euro in una regione e cinque in un’altra” senza dimenticare il tema delle condizioni di povertà diffusa. Come dimostra un dato in contro tendenza: le liste d’attesa sembrano essere divenute più scorrevoli. E la causa non è certo legata alla maggiore efficienza.
”Oggi molte persone non fanno le visite mediche e specialistiche a causa del costo elevato dei ticket”, spiega Torluccio. Insomma, sulla sanità serve un intervento deciso e in controtendenza da parte della politica. Ma i settori da esaminare e in cui intervenire sono molteplici. Fortunato Parisi, segretario provinciale della Ui,l indica due priorità a livello regionale: ”La legge sulle province rimasta al palo e lo sblocco delle grandi opere per dare una boccata d’ossigeno in termini occupazionali”. Quest’ultimo monito vale anche a livello locale. All’Amministrazione comunale il segretario chiede di “fare di più su alcune opere”: il Pua, Corso dei Martiri e il Prg.