CATANIA È una delle celebrazioni più importanti e attese dellanno pirandelliano. Si inaugura domenica 26 novembre, nella chiesa di San Francesco Borgia a Catania, la rassegna (LE FOTO) La figura e l’opera di Luigi Pirandello nel 150° dalla nascita, dedicata al sommo drammaturgo siciliano, nato a Girgenti il 26 giugno 1867. L’evento rientra tra le iniziative direttamente promosse dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dellIdentità siciliana. La manifestazione, presentata oggi 25 novembre in conferenza stampa nella monumentale chiesa barocca, si protrarrà fino al 16 dicembre e prevede una ricca mostra fotografica in gran parte inedita e un ciclo di letture affidate ad attori di chiara fama. Le finalità del programma sono state illustrate da Maria Grazia Patanè, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania e ideatrice del progetto. Sono intervenuti alla presentazione gli attori Giuseppe Pambieri e Pippo Pattavina, gli studiosi Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, il regista Ezio Donato.
“Il centocinquantenario pirandelliano ha sottolineato Maria Grazia Patanè, Soprintendente di Catania è ricorrenza di tale portata che era doveroso configurarla in una delle iniziative che l’Assessorato promuove direttamente, e dunque non assimilabili al finanziamento di progetti o alle agevolazioni contributive. Per realizzare queste manifestazioni, tutte di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza, la normativa richiede che gli eventi riguardino precise tematiche e questa iniziativa pirandelliana le contempla tutte, a partire dalla valorizzazione del retaggio culturale siciliano con la sua specificità. Allo stesso modo viene centrato l’obiettivo di incrementare la pratica della lettura e la diffusione della cultura libraria. Più in generale, la mostra e i reading soddisfano la finalità di rafforzare l’immagine della Sicilia in ambito regionale, nazionale ed internazionale, realizzando materiale espositivo e rappresentativo del patrimonio culturale. Così vuole un percorso che si prefigge di accelerare i processi di identità sociale attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria e documentaria di personaggi siciliani illustri, come il genio Girgentano”.
L’articolato programma della giornata inaugurale si è aperta ieri alle ore 17 con l’inaugurazione della mostra di Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini (come l’omonimo volume edito da La nave di Teseo) a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, allestita dallIstituto di Storia della Spettacolo Siciliano con la collaborazione di Alba D’Arrigo e Carmela Di Blasi, funzionarie della Soprintendenza di Catania. Dall’intimo nucleo di immagini familiari a quelle delle innumerevoli personalità che gli stanno attorno, la mostra, con circa 25 banner, narra cronologicamente nella fascinosa sequenza di una raccolta di foto straordinaria, completa, rara e in buona parte inedita la parabola esistenziale e artistica del grande agrigentino. Un romanzo iconografico, sul filo della memoria, la storia di una delle più complesse e tormentate famiglie che ha ricoperto un ruolo di primo piano nella cultura internazionale fra Otto e Novecento, in cui le vicende private sintrecciano con quelle di unepoca per tanti aspetti perturbante che vive eccezionali fermenti innovativi. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile nei seguenti orari: da martedì a sabato ore 9.00-19.00, domenica e lunedì ore 9.00-13.00.
In esposizione anche documenti, pubblicazioni e fotografie di scena che illustrano lambiente socio-culturale del tempo, attorno al quale si muovono anche i tre appuntamenti del ciclo di letture coordinato da Ezio Donato. Dai carteggi pirandelliani e altre fonti, Donato ha tratto una selezione di brani che – ripercorrendo idealmente la struttura della mostra – tenderà nellinsieme a tratteggiare le tappe salienti dellesistenza dellartista, Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, i suoi rapporti con gli amici scrittori ed il legame con i figli.
In particolare, sarà un interprete carismatico come Giuseppe Pambieri il protagonista che ha affrontato il primo reading: “Sono onorato di aprire questa celebrazione del centocinquantenario. Dopo tanti ruoli pirandelliani, e in particolare “Il fu Mattia Pascal”, il relativismo dell’autore, quel peculiare modo di essere e di pensare dei suoi “personaggi”, mi è entrato dentro al punto che mi sento più siciliano dei siciliani”. Inaugurata la mostra, a seguire, alle ore 18, lattore lombardo si è calato in un emozionante monologo, Storia di Pirandello, che racconta in unoriginale sintesi la parabola umana e artistica del Girgentano. tratto da Centomila, uno e nessuno e centomila, La curiosa storia di Luigi Pirandello, scritto e diretto da Giuseppe Argirò. Un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore più importante del teatro del Novecento, un ritratto mai disegnato attraverso le figure di riferimento, le sue opere e il pensiero.
La seconda lettura è fissata per martedì 5 dicembre alle ore 19.00 con gli attori Pippo Pattavina ed Ezio Donato che daranno vita allo scambio epistolare di Caro Luigi, Caro Nino; la fitta corrispondenza fra Luigi Pirandello e Nino Martoglio è la testimonianza di una intensa collaborazione e una profonda amicizia che contribuirono alla nascita e al successo del teatro siciliano e alla straordinaria produzione drammaturgica dello scrittore agrigentino, che gli valse il Nobel per il rinnovamento ardito e ingegnoso dellarte drammatica e delle scene.
Il ciclo si concluderà sabato 16 dicembre alle ore 17.00 con gli attori Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini e Luciano Fioretto impegnati nel reading intitolato Nel tempo della lontananza, che propone stralci dal carteggio fra Luigi e i figli Stefano e Lietta. Un itinerario attraverso le lettere di Pirandello, viaggiatore senza bagaglio che vaga da un paese allaltro al seguito delle sue opere che riscuotono trionfi nel mondo. Le tappe del percorso esistenziale e drammaturgico colte dallo stesso autore nei suoi continui spostamenti fuori dallItalia. Tutte le letture saranno accompagnate al pianoforte dal compositore Matteo Musumeci.