Anche i ladri diversificano i loro ambiti. Dopo i metalli nobili e il rame (l’”oro rosso”), adesso tocca alla ghisa. Ad Aspra, frazione di Bagheria, appena prima dell’alba, sono state fermate tre persone dal nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia dei carabinieri. Stavano portando via i tombini in ghisa dalla strada. Con loro avevano un furgone Fiat Iveco, dentro al quale i militari hanno trovato altri 7 tombini.
Ai tre palermitani fermati è stata contestata l’accusa di furto aggravato. Se non fossero intervenuti i carabinieri, infatti, sarebbe stati imprevedibili gli effetti di tanti tombini tolti da una strada trafficata, via Concordia Mediterranea, e frequentata da giovanissimi vista la presenza di scuole. Oltre i tre fermati anche un minorenne è stato denunciato a piede libero al tribunale dei minorenni di Palermo. I tre, dopo una brevissimo “soggiorno” nelle camere di sicurezza della compagnia di Bagheria, sono stati processati per direttissima. Gli arresti sono stati convalidati ma gli indagati sono stati rimessi in libertà in attesa che sia fissata la data del processo.
Il prezzo della ghisa negli ultimi tempi ha avuto un’impennata. Secondo il prezzario regionale siciliano, in riferimento proprio ai tipi di “chiusini” (questo il nome tecnico) come quelli rubati stanotte, il prezzo è di 2,22 euro al chilo, compresa la posa. In media i tombini della nostre strade pesano dai 50 ai 70 chili. Con un rapido calcolo, seppur approssimativo, si può dedurre che un tombino valga attorno alle 120 euro. Rivendendolo ai rottamai il prezzo cala, ovviamente, a causa del fatto che si tratti di proventi di furto. Resta comunque un buon “affare” per i ladri, tanto è vero che la moda dei ladri di tombini si è già diffusa in brianza e, soprattutto, a Roma.