PALERMO – Il suo modello di giocatore è David Beckham, ma come caratteristiche e qualità, assomiglia molto a Luca Toni. Anzi per dirla tutta, fisicamente e qualitativamente, sembra Peter Crouch, ex bomber del Liverpool e della nazionale inglese. Oggi è stato il giorno di Kyle Lafferty, nuovo attaccante rosanero. Dopo una mattinata di lavoro sul campo, Lafferty, ex Glasgow Rangers e Sion, ha parlato in sala stampa. Tema del giorno, Rino Gattuso: “Questo è il motivo per cui ho scelto di venire qui. Penso che con uno come Gattuso con la sua esperienza possa insegnarmi molto. Ho seguito la sua carriera vedendolo come un simbolo – dice Lafferty – lo scorso anno ci siamo incontrati al Sion e quando mi ha chiesto di seguirlo non ho avuto dubbi. Gattuso vuole sempre il 101% in campo, non saranno giorni facili per noi in campo. Ha sempre chiesto di dare tutto e lo faremo”.
Poi sul suo mancato passaggio a gennaio scorso e ovviamente il non potere dire no ad un’occasione del genere: “Sion e Palermo non hanno trovato l’accordo. A me sarebbe piaciuto venire, non si può rifiutare una squadra di serie A, ma anche adesso che è retrocesso, il Palermo rimane una squadra di grande valore. Avevo ricevuto diverse offerte, ma la volontà di seguire Gattuso ha prevalso, è la scelta giusta per me”. Sulla nuova avventura che lo attende: “Da ragazzo seguivo tanto la serie A, so che è un calcio molto tattico. La serie B sarà un campionato molto duro ma daremo il massimo. Naturalmente quello che mi interessa maggiormente è aiutare la squadra. Spero di segnare molti gol per riportare il Palermo in serie A. Toni? Non è un problema per me il paragone con Toni. E’ stato un giocatore brillante e ha segnato tanti gol, ma sono qua per far bene e conquistare la fiducia dei tifosi e del presidente. Il giocatore che mi ha ispirato di più è Beckham nonostante il mio ruolo sia diverso”.
Sui possibili nuovi acquisti anche per il reparto offensivo Lafferty non si crea problemi di concorrenza: “Non mi preoccupano, è giusto che la squadra cerchi i migliori giocatori per tornare in A. Non dobbiamo essere individualisti, la rosa è già nutrita e dobbiamo fare di tutto per puntare alla serie A. Sono sicuro che il futuro riserverà buone cose per me e per il Palermo”. Infine sul suo ruolo: “Non ho perferenze particolari, il mister può decidere dove farmi giocare, sono scelte di sua competenza. Non è una questione di ruoli o di partner d’attacco. Se avete visto il mio tipo di gioco, io aiuto molto la squadra, cercando anche di costruire fuori dall’area di rigore. Se giocassi 90 minuti dentro l’area sicuramente segnerei di più, ma cercherò di sfruttare al massimo tutte le chance a mia disposizione”.