PALERMO – “Il gap tra Nord e Sud si mantiene invariato, però abbiamo alcuni elementi che ci danno la conferma di una città che si muove. Il dato più confortante è quello delle Start up. Palermo è la capitale italiana del nomadismo digitale. Per questo stiamo immaginando non solo aree di coworking, ma anche di co-living, per coloro che decidono di svolgere il loro lavoro a distanza, pur rimanendo a Palermo”. L’ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, intervenendo alla presentazione della classifica “Qualità della vita 2025” de Il Sole24Ore, in diretta su Sky. Su 107 province, il capoluogo siciliano, secondo lo studio, si posiziona al 97esimo posto.
“Insieme a questo fattore vi è anche quello quello degli arrivi turistici – prosegue – che confermano un salto in avanti della città: +25 posizioni rispetto all’anno precedente. Questo fattore ha un impatto importante sulla sopravvivenza degli esercizi commerciali e sul dinamismo del settore immobiliare”, ha aggiunto il sindaco Lagalla.
Il primo cittadino si è concentrato anche sulla percentuale dei bambini che frequentano gli asili a Palermo: “Al mio insediamento siamo partiti con una percentuale del 6.7% di bambini che frequentavano le scuole dell’infanzia, nella fascia d’età dagli 0 ai 6 anni. Oggi siamo già al 27.6 %, grazie ad una politica che ha spinto sulla necessità di fidelizzare i bambini alla scuola nell’età più precoce possibile, considerato che Palermo non spicca, anzi è in retrocessione, per quanto riguarda l’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione. Questo è un obiettivo su cui stiamo lavorando. Il dato dell’istruzione è fondamentale per ripensare ad una città che sia di più a misura di bambino”.
“Un dato che da il senso della affettività – prosegue – presente nei comuni del Sud è l’indice di solitudine, che è uno dei più bassi d’Italia. Ancora permane infatti l’aggregazione residenziale in famiglia, per quanto aumentino le famiglie monopersona, però ancora c’è una consistente tenuta del sistema familiare tradizionale e un quoziente di natalità che mantiene, nella provincia di Palermo, un nono posto significativo”, conclude Lagalla.

