E’ normale che, nella avvelenata campagna elettorale di Palermo, ora siano i sondaggi a calamitare l’attenzione, via via che ci si avvicina al 12 giugno. Abbiamo riportato i numeri di Nando Pagnoncelli per il ‘Corriere’ che prefigurano lo scenario di un testa a testa tra il candidato del centrodestra, Roberto Lagalla, e quello di centrosinistra, Franco Miceli.
Cosa dice il sondaggio
Il dato raccolto dal ‘Corriere’, dunque, offre l’immagine di una contesa aperta: “Dal sondaggio odierno – si legge – si delinea una partita a due tra Lagalla e Miceli, al momento separati da un 2,5% (39,9% a 37,4%). Il ballottaggio è previsto solo nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 40% dei voti validi, dunque sulla base delle stime odierne l’incognita non riguarda solo il nome del vincitore del primo turno, ma anche la possibilità del ballottaggio”.
Ma ce n’è un altro…
Dallo staff dell’ex rettore rimbalza, in contemporanea, un’altra indagine: “Secondo le tendenze elettorali tracciate da Demopolis per la trasmissione ‘Otto e Mezzo’ (La7) il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla ‘è in netto vantaggio proiettato verso una vittoria a primo turno'”. Anche la matematica può essere un’opinione in campagna elettorale, quando indicazioni, suggestioni e auspici hanno l’occasione di orientare lo stato d’animo degli elettori.
Cordaro: “Attacchi ingiusti”
Non ha dubbi, né tentennamenti, Toto Cordaro, assessore regionale del centrodestra: “Quello che leggo sul ‘Corriere’, con tutto il rispetto, non mi pare aderente alla realtà – dice Cordaro -. Io sono impegnato a tempo pieno e non vedo problemi per la vittoria al primo turno. Secondo me ci saranno tre liste, Forza Italia, Fratelli d’Italia e quella per Lagalla sindaco, che andranno oltre il trenta per cento. Almeno altre cinque liste saranno sul cinque per cento e sono sicuro che non ci sarà voto disgiunto. E poi c’è un mondo moderato di sinistra che guarda a Roberto Lagalla come una figura limpida e onesta, nonostante i toni surreali di questi giorni. Che non raggiungeranno lo scopo. Infatti, sono convinto che parecchie persone voteranno il candidato del centrodestra proprio perché ingiustamente aggredito”.
Nel centrodestra…
Toto Cordaro, con schiettezza, ci mette la faccia. Altri, che ci mettono soltanto la voce, qualche dubbio, invece, lo nutrono: ‘Se Roberto vince al primo turno, va bene. Al ballottaggio rischia di perdere, perché tutto è possibile – si ragiona -. Non tutto il centrodestra voterà per lui, le ferite delle recenti divisioni sono fresche e si dovrà fare i conti con il voto disgiunto…’. Una previsione che si accompagna a una percezione sulla famosa polemica di Cuffaro e Dell’Utri (i toni di cui parla Cordaro), condannati per mafia, presenti nel perimetro del centrodestra, a vario titolo. La questione morale sollevata dalle vittime di mafia ha attirato lo sguardo di molti che hanno risposto, manifestando indignazione. Uno stato d’animo che avrà il suo peso nelle urne.
(nella foto il candidato sindaco Roberto Lagalla durante una iniziativa elettorale)