Lampedusa: 1.120 minori fuggiti via - Live Sicilia

Lampedusa: 1.120 minori fuggiti via

Ne "L'accoglienza dei minori in arrivo via mare" si scopre che sono 1.860 quelli ospitati nelle comunità della Sicilia. Fino a 400 i minori transitati in 10 mesi in comunità che possono ospitarne poche decine. I minori fuggiti sono il 60%
Rapporto di Save the children sull'immigrazione
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1 min di lettura

Sono stati 1.860 i minori stranieri non accompagnati ospitati nelle comunità alloggio sul territorio siciliano da maggio 2008 a febbraio 2009 , quasi esclusivamente provenienti da Lampedusa, dove nello stesso periodo sono sbarcati 1.994 minori non accompagnati e 300 accompagnati. I dati sono forniti dall’organizzazione Save the children.

Il 91,3% dei minori ospitati sono di sesso maschile, a fronte di un 8,7% di sesso femminile, di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Provengono prevalentemente da Egitto (27,9%), Nigeria (11,6%), Palestina (11,5%), Eritrea (10%), Tunisia (9,2%), Somalia (7,2%) e Ghana (6,3%), confermando un trend che è rimasto invariato negli ultimi mesi.

Sono ben 1.119 i minori che si sono allontanati successivamente al collocamento in comunità, per una percentuale pari a circa il 60% sul totale di quelli inseriti nelle strutture, con una maggiore incidenza di egiziani, eritrei e somali. Circa 200 ragazzi, inoltre, a novembre e dicembre, sono stati trasferiti in strutture non destinate all’accoglienza dei minori.

Nei mesi di marzo e aprile, i migranti arrivati e trattenuti a Lampedusa o da lì trasferiti a Porto Empedocle sono stati 2.935 e, tra questi, 197 minori di cui 14 accompagnati. “La situazione ha infatti subito un notevole peggioramento a seguito del cambiamento della natura del centro di Lampedusa da CPSA (Centro Pronto Soccorso e Accoglienza) a CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), a causa della quale alcune imbarcazioni intercettate a largo di Lampedusa sono state fatte attraccare a Porto Empedocle, dove non esistono procedure adeguate per una corretta identificazione dei minori, né strutture per fornire loro adeguato soccorso e accoglienza” fanno sapere dall’Ong.


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