LAMPEDUSA – Il cadavere che è stato recuperato ieri, in area Sar libica, dalla nave ong Ocean Viking è stato trasbordato su una motovedetta della guardia costiera e sta arrivando al porto di Lampedusa. A disporlo è stato il ministero.
La salma è stata recuperata nella stessa area dove la Geo Barents aveva issato a bordo le 11 salme che ieri sono state sbarcate sempre sulla maggiore delle isole Pelagie e che, in attesa del reimbarco verso Porto Empedocle, sono state sistemate nell’area marina protetta.
Per la nave Ocean Viking, che ha a bordo 63 migranti fra cui 12 minori non accompagnati, è stato disposto l’attracco a Marina di Carrara dove dovrebbe arrivare martedì pomeriggio.
L’imbarco delle salme
Sono 13 le salme che verranno imbarcate, fra poco, sul traghetto di linea che da Lampedusa giungerà in serata a Porto Empedocle.
Oltre alle 11 recuperate l’altro ieri dalla nave ong Geo Barents di Medici senza frontiere e sistemate, da ieri pomeriggio, nella sede dell’area marina protetta, verrà subito trasferito il cadavere che ieri è stato issato a bordo dall’Ocean Viking e trasbordato su una motovedetta della guardia costiera che lo ha portato sulla maggiore delle isole Pelagie.
La neonata di cinque mesi
Sul traghetto di linea verrà imbarcata anche la piccola bara bianca, fino ad ora sistemata nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, della neonata di cinque mesi, figlia di guineani, che è stata trovata morta quando la nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity ha soccorso il barchino.
Il cadavere – assieme alla mamma, una 19enne, e alla sorellina di due anni – sono stati sbarcati il 29 maggio a Lampedusa. La piccola, stando a quanto è stato accertato in sede di ispezione cadaverica, è morta per malnutrizione.
Disposte le autopsie
Dodici delle 13 salme che, su disposizione della prefettura di Agrigento verranno portate alla camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio. La procura di Agrigento ha disposto, per i cadaveri ripescati in acque Sar libiche dalle ong Geo Barents e Ocean Viking, le autopsie.
I posti nei cimiteri
È necessario accertare come i 12 migranti siano morti. Soltanto a conclusione di esami e accertamenti, le bare potranno essere trasferite nei cimiteri comunali che, su richiesta del prefetto Filippo Romano, hanno dato disponibilità di posti per la sepoltura.
Sei andranno in provincia di Enna, due in quella di Caltanissetta, una in provincia di Trapani e gli altri quattro cadaveri resteranno nell’Agrigentino. La prefettura, per l’intera giornata di ieri, è stata impegnata a trovare posti disponibili, coinvolgendo anche i sindaci di province diverse.