LAMPEDUSA (AG) – Centosettanta, dei circa 2.700 migranti presenti nell’hotspot di Lampedusa, sono stati trasferiti fra la notte e la mattinata con degli aerei dell’Aeronautica militare. Altrettanti ne partiranno nel primo pomeriggio, sempre con gli stessi velivoli. A causa del mare agitato nel canale di Sicilia, il traghetto di linea è rimasto all’ancora di Porto Empedocle e non è possibile, contrariamente a quanto avviene quotidianamente, effettuare massicci trasferimenti via mare.
Sbarco ad Augusta nel pomeriggio
Intanto è previsto intorno alle 18.30 lo sbarco ad Augusta, in provincia di Siracusa, di una parte di migranti soccorsi in mare dalle unità della Guardia costiera e della marina militare. Le difficili condizioni meteo hanno ritardato gli sbarchi nei porti siciliani. Nel porto commerciale di Augusta dovrebbero arrivare 378 migranti. Le procedure di accoglienza e di identificazione sono coordinate dalla Prefettura di Siracusa.
Mannino: “Isola continua a essere la zattera nel Mediterraneo”
“Lampedusa continua a essere la zattera nel Mediterraneo che salva migliaia e migliaia di persone. Attualmente ci sono delle difficoltà all’interno dell’hotspot per la presenza di oltre 2000 persone. È chiaro che non ci può essere solo l’attenzione mediatica e scandalistica, che spesso si presta anche a bagarre elettorale e strumentalizzazione politica, solo quando ci sono morti. Di fronte a un dramma di questa portata, tutti dovrebbero mettere da parte le divisioni e unire gli sforzi e le energie per arrivare a soluzioni concrete”. Lo ha detto, tornando a lanciare un appello, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino.
“Serve subito un piano d’azione per recuperare tutti i barchini”
Lampedusa, fino ad ieri, ha avuto numeri di sbarchi stratosferici: 1.869 persone, con 41 barchini, solo nella giornata di giovedì e 1.175 mercoledì. “La politica deve farsi trovare pronta, serve dare risposte strutturali a questo fenomeno, prevedendo innanzitutto delle navi capienti in rada pronte al trasferimento immediato dei migranti che arrivano sull’isola – ha spiegato Mannino – . L’hotspot è oggettivamente inadeguato a ospitare questi numeri, e serve subito un piano d’azione per recuperare tutti i barchini che sono sparsi sulle coste, anche attraverso un intervento urgente della protezione civile nazionale”.
Ci sono già arrivi di turisti calendarizzati per Pasqua e le spiagge sono ricolme di barchini. “Il mio grazie va a tutta la macchina dell’accoglienza e in particolare alle forze dell’ordine per l’incessante lavoro che stanno facendo in queste ore e per tutte le persone salvate”, ha concluso il sindaco di Lampedusa e Linosa.
Arcivescovo di Siracusa: “Sensibilizzare all’accoglienza, siamo fratelli”
“Tradizionalmente l’11 marzo nel calendario della nostra Arcidiocesi si ricordava l’approdo di San Paolo a Siracusa. Se da una parte siamo indotti a invocare misure più dure per i trafficanti di esseri umani, normative più snelle per i migranti, una maggiore collaborazione e coordinamento nei soccorsi in mare, dall’altra parte dobbiamo impegnarci a pregare e compiere un’opera di sensibilizzazione alla fratellanza, all’accoglienza e alla prossimità, perchè siamo tutti fratelli”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, oggi durante la celebrazione al monastero delle Carmelitane Scalze a Canicattini Bagni (Siracusa).
“Occorre riacquistare quel senso della responsabilità fraterna su cui si basa ogni società civile per “tutelare i diritti dei propri cittadini e “garantire l’assistenza e l’accoglienza dei migranti. Oggi il nostro pensiero si volge alla tragica situazione di tanti migranti che giungono sulle nostre coste per trovare una vita dignitosa e spesso incontrano la morte”, ha concluso Lomanto.