Lampedusa, sbarcano 180 migranti: recuperati 11 cadaveri

Lampedusa, sbarcano 180 migranti: il naufragio, recuperati 11 cadaveri

Il prefetto cerca posti nei cimiteri dell'Agrigentino
LA TRAGEDIA
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LAMPEDUSA – Sono 180 i migranti sbarcati, durante la notte, a Lampedusa dopo che le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza hanno soccorso 3 imbarcazioni: due salpate da Sfax in Tunisia e una da Tagiura in Libia.

Nella traversata in 11 hanno perso la vita e sono stati in area Sar libica, dalla nave ong Geo Barents di Medici senza frontiere. Ad autorizzare lo sbarco delle salme è stato il ministero dell’Interno.

Dopo il trasbordo dei cadaveri, la Geo Barents, che ha a bordo 165 persone, proseguirà per il porto sicuro assegnato di Genova. Gli 11 cadaveri di migranti erano stati avvistati ieri, dopo un naufragio, dall’aereo Seabird di Seawatch e la nave Geo Barents di Medici senza frontiere, che si trovava in zona dopo aver soccorso due imbarcazioni, è stata autorizzata al recupero.

Il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha messo a disposizione i locali dell’Area marina protetta in attesa del reimbarco verso Porto Empedocle che, secondo disposto dalla prefettura di Agrigento, dovrebbe avvenire in tempi brevi, quelle necessari per ispezione dei cadaveri e per svolgere pratiche necessarie.

Quando arriveranno a Porto Empedocle le salme saranno accolte nell’hotspot di contrada Caos.

I sindaci dell’Agrigentino, intanto, ancora una volta, hanno dato grande disponibilità al futuro seppellimento dei feretri. Il prefetto Filippo Romano, visto che i posti per le sepolture nei cimiteri della provincia sono limitati, ha coinvolto anche le province vicine, in modo da fare seppellire le salme coinvolgendo anche le province di Enna e Caltanissetta.

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