Sara’ realizzato entro la fine del 2009 il progetto per la realizzazione di un caseificio in Burundi promosso dalla facolta’ di Agraria dell’Universita’ degli Studi di Palermo, che ricevera’ il sostegno dell’Assemblea Regionale Siciliana con la donazione di due capi di bestiame.
L’iniziativa e’ stata presentata oggi all’Ars nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso Marguerite Barankitse, fondatrice della Maison Shalom missione in cui verra’ realizzato il caseificio, il presidente dell’Ars Francesco Cascio e i professori Giuseppe Provenzano e Vincenzo Bagarello, rispettivamente preside e docente della Facolta’ di Agraria.
La collaborazione tra la facolta’ di Agraria e la Maison Shalom e’ iniziata nel 2005 attraverso interventi per il potenziamento dell’agricoltura come la creazione di un’intera filiera del foraggio, l’acquisto di un trattore o la realizzazione di impianti di irrigazione, questi ultimi finanziati proprio dalla Regione Siciliana. Il caseificio che verra’ realizzato andra’ a completare quel progetto di agricoltura sostenibile per rendere finalmente autonoma la Maison Shalom.
Una collaborazione che prevede progetti di formazione per alcuni giovani del Burundi nelle facolta’ palermitane, oltre a tirocini per gli studenti siciliani nel paese africano.
Attualmente la Maison Shalom di Marguerite Barankitse, premio Nobel per i Bambini nel 2003, assiste oltre diecimila bambini rimasti orfani per le guerre che hanno dilaniato quei territori o colpiti dal Aids.
Al suo interno si trova un ospedale, una sala cinematografica e oltre quaranta ettari di terreno destinati all’agricoltura.
“Un piccolo contributo del parlamento della Sicilia ad un grande progetto – ha commentato il presidente dell’Ars Cascio – un progetto che Marguerite Baranktise porta avanti da oltre 15 anni.
Con questo contributo speriamo di attivare un percorso che attragga l’attenzione sul Burundi la cui situazione deve essere posta all’attenzione della comunita’ internazionale. Dalla Sicilia parte un messaggio di pace speriamo di sensibilizzare quante piu’ persone possibili”.
“La Maison Shalom – ha detto Marguerite Baranktise – costituisce un messaggio di dignita’ e di pace. Ho iniziato a creare questa struttura nel 1993 e adesso assisto oltre diecimila bambini. Ho fatto questa scelta di gioia davanti a tanta atrocita’ per essere un messaggio di speranza. Dopo aver accolto i bambini ho deciso di costruire un ospedale non potevo permettere che le donne morissero ancora di parto in piu’ ho messo la terra dei miei genitori al servizio dello sviluppo dell’agricoltura”.