SIRACUSA- Quattro dirigenti medici, due di ginecologia e due di medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza nonché due infermieri professionali hanno prestato giuramento alla Repubblica stamane davanti al commissario straordinario Mario Zappia e firmato il contratto di assunzione a tempo indeterminato nell’Asp di Siracusa. La cerimonia si è svolta nella sala riunioni della Direzione generale alla presenza dei direttori amministrativo e sanitario Vincenzo Bastante e Anselmo Madeddu nonché dei coordinatori sanitari dei Distretti ospedalieri SR1 ed SR2 rispettivamente Alfio Spina e Giuseppe D’Aquila.
Dirigenti medici e personale infermieristico sono stati assunti per effetto dello scorrimento di graduatorie di procedure concorsuali (per gli infermieri si è trattato di concorsi di bacino) in applicazione della circolare assessoriale del 28 giugno 2013 che ha sbloccato le assunzioni per le aree di emergenza e materno infantile oltre che per il personale infermieristico di tutte le aree.
I ginecologi Andrea Antonio Cavallaro e Valeria Maria Concetta Cunsolo sono stati destinati rispettivamente ai reparti di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa e di Avola-Noto; i due dirigenti medici di medicina e chirurgia di Accettazione e di urgenza Dario Ierna e Danilo Savio presteranno servizio al Pronto soccorso di Siracusa; gli infermieri professionali Sandra Scala e Antonino Lo Presti svolgeranno la loro attività la prima all’SPDC di Avola, il secondo all’Umberto I di Siracusa.
La firma del contratto e il giuramento alla Repubblica ha rappresentato un momento solenne come ha sottolineato il commissario straordinario Mario Zappia nel formulare gli auguri di buon lavoro ai neo assunti a nome dell’Azienda: “Tengo particolarmente al giuramento – ha detto – poiché lo stesso richiama ai doveri della Pubblica amministrazione che devono far parte delle motivazioni che ogni dipendente, nell’assolvimento dei propri compiti, deve portarsi dentro unitamente alla professionalità, alla gentilezza e all’umanità che deve profondere in ogni istante nel rapportarsi con i pazienti”.