"Lavoratori da Reset a Rap" | Sindacati in subbuglio - Live Sicilia

“Lavoratori da Reset a Rap” | Sindacati in subbuglio

Un operaio della Reset (Foto d'archivio)

Il no della Cisl. Susinno (Sinistra Comune): "Inevitabile".

PALERMO – Mobilità dei dipendenti da Reset a Rap per colmare, almeno temporaneamente, i buchi in organico. L’ipotesi, che era stata anticipata da Giuseppe Norata in consiglio comunale a fine ottobre, inizia a prendere corpo e scatena il dibattito.

“Lo ha annunciato il Presidente della Rap Norata qualche giorno fa proprio nel corso della discussione sul consuntivo che in atto vi è un’interlocuzione con l’Amministrazione Comunale per giungere ad un accordo di rete per poter utilizzare al meglio il personale delle altre Aziende ad esempio di Reset – dice Marcello Susinno di Sinistra Comune – Nessuna mobilità al momento è possibile attuare, evidenziava Norata, per rispettare i bilanci delle varie Aziende. Pertanto – dice Susinno – risulta imprescindibile procedere al più presto a dei distacchi perché è sotto gli occhi di tutti che l’Azienda è in forte affanno in più settori; difficoltà accentuate per l’Azienda che non riesce a stare dietro ad un livello così alto e perdurante di inciviltà di diversi cittadini. Le difficoltà vanno dalla manutenzione delle strade e dei marciapiedi al mancato spazzamento – conclude Susinno – che è anche concausa degli allagamenti perché le caditoie si otturano soprattutto per effetto dei rifiuti lasciati per strada, una ennesima cattiva abitudine dei palermitani”.

“Apprendiamo che Rap starebbe pensando al distacco di personale da Reset per coprire i suoi vuoti di organico. La cosa ci turba ed è per questo che diciamo da subito il nostro secco no all’operazione”, afferma Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani. “Da tempo tutti i lavoratori Reset, con grandi sacrifici, lavorano ad orario ridotto e senza il dovuto riconoscimento di livelli e istituti contrattuali. Se da un lato non si riesce a far rispettare gli accordi sindacali, dall’altro si pensa ai distacchi che provocherebbero il solo risultato di fare distinzioni fra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”, continuano Mimma Calabrò e Antonello Collosi, coordinatore aziendale Reset della Fisascat. “Piuttosto che guardare al distacco, che produrrebbe solo guasti, si inizi a ragionare su una mobilità orizzontale fra tutte le partecipate” – continua la Calabrò – “Con il giochetto del distacco gli operai di Reset andrebbero a svolgere analoghe mansioni ma guadagnerebbero meno, dal momento che verrebbe loro applicato un contratto diverso. È così che si affrontano le cose, guardando ai lavoratori e alle aziende come territorio di colonizzazione?”. “Si tratta di un modello contro cui ci batteremo con tutte le nostre forze. I lavoratori sono tutti uguali – conclude il Segretario -. Chiediamo un incontro al sindaco per fare chiarezza senza ulteriori perdite di tempo”.

“Rap oramai è al collasso – dice Sandro Terrani del Mov139 – lo spazzamento è inesistente, con la conseguenza che le caditoie sono ostruite proprio per i rifiuti lasciati in strada, manca il diserbo, per non parlare della manutenzione delle strade e dei marciapiedi con i numerosi sinistri che si verificano con l’enorme esborso da parte dell’amministrazione Comunale per pagare i danni ai cittadini. Rap ha bisogno di personale motivato e stabile e non in prestito o in distacco da altre partecipare, pertanto si proceda alla mobilità orizzontale. Chiederò questo al sindaco”.

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