Lavoratori senza stipendio da marzo |Proclamato lo stato d'agitazione - Live Sicilia

Lavoratori senza stipendio da marzo |Proclamato lo stato d’agitazione

A monte delle nuove difficoltà la mancata assegnazione del contributo ordinario da parte della Provincia.

teatro stabile
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CATANIA – Sono fermi da oltre due mesi gli stipendi dei lavoratori del teatro Stabile di Catania. Nei confronti dell’ente non risulta, infatti, ancora versato il contributo di 250 mila euro relativo all’anno 2017 da parte del Città metropolitana di Catania. Una situazione che sta nuovamente mettendo in ginocchio i dipendenti e soprattutto destabilizzando gli equilibri, già precari, del teatro.

A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali Slc-CGIL Fistel-CISL UILCom UGL Spettacolo e Libersind che sottolineano che “quanti potrebbero fare qualcosa per aiutare i dipendenti in questo delicato frangente non stanno facendo nulla”, a partire “dal sindaco Enzo Bianco – proseguono – che è capo della Città Metropolitana. Egli da tempo è a conoscenza dello stato di disagio in cui versa il teatro ma finora non è stata versata la quota. La corresponsione di quest’ultima potrebbe dare una boccata d’ossigeno sia ai lavoratori che alla produzione del teatro. E invece continuano le difficoltà per il teatro Stabile e per i suoi lavoratori”.

Attualmente i lavoratori sono impegnati nell’allestimento inedito di “Un momento difficile”, in scena da stasera nella sala Verga. “Stanno portando avanti il progetto senza percepire alcuno stipendio da marzo”, precisano ancora lavoratori e sindacati. Lo stato di agitazione è stato proclamato in seguito all’assemblea dei lavoratori che si è tenuta stamani nella sala Verga. “È come se il futuro del teatro Stabile sia fonte di preoccupazione solo per i suoi lavoratori e per la nuova dirigenza. Da parte degli altri prevale il silenzio”.

Nel corso dell’incontro i lavoratori che sono apparsi “rammaricati per lo stato di abbandono in cui versano, sentendosi inoltre dimenticati dal sindaco Enzo Bianco, hanno ricordato che il teatro Stabile – proseguono i rappresentanti delle sigle – è una delle maggiori istituzioni culturali della città. Nonostante la mancata erogazione dei fondi, gli stipendi fermi, gli uffici fatiscenti, l’assenza di un laboratorio che permetterebbe la produzione delle scenografie, i lavoratori del Teatro Stabile – dicono –hanno scelto la strada della responsabilità. Ovvero quella di proseguire con le attività in programma. Una scelta presa per ringraziare il pubblico e gli abbonati per il grande affetto e il sostegno dimostrato in questi anni di crisi”. Le sigle sindacali Slc-CGIL Fistel-CISL UILCom UGL Spettacolo e Libersind, rivolgendosi ancora al sindaco Enzo Bianco ricordano infine che “essere soci di un ente non rappresenta solo la possibilità di governare un’istituzione, ma anche quella di adempiere ai propri doveri. In questo caso, quindi, quello di versare le proprie somme di appartenenza per consentire al teatro di rimanere attivo permettendogli, inoltre, di continuare ad essere massima espressione di tutto quello che rappresenta per la Città”, concludono.

Come è noto il teatro Stabile è oggetto di un complesso processo di risanamento economico finanziario avviato solo di recente. I vecchi debiti, non ancora estinti pari a  oltre 10 milioni di euro, avevano già causato diversi problemi all’ente e ai suoi lavoratori.


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