PALERMO – I lavori del tram, a Palermo, sono a forte rischio. L’allarme è stato lanciato dalla Sis, il raggruppamento di imprese che si è aggiudicata l’opera ma il cui contratto è in scadenza, per non parlare dei 31 milioni di euro che aspetta dal Comune, contro cui aveva presentato anche un decreto ingiuntivo poi bloccato dal tribunale.
“Ci pagano ad acconti che non riescono a coprire nemmeno il 30 per cento delle spese, adesso non arrivano più neanche quelli”, dice a Mobilitapalermo.org l’ingegnere Lucio Perilli della Sis. Il contratto scadrà il 24 maggio e l’azienda non intende rinnovarlo mettendo a rischio tutto il progetto del tram: “i soldi non sono MAI arrivati. E’ mesi che andiamo avanti così. Io alle favolette non ci credo più, ed è una vergogna. Nonostante lo sblocco dalla Regione di 87 milioni di euro e le rassicurazioni dell’assessore Tullio Giuffrè, non abbiamo visto un solo centesimo. Finché le banche ci hanno fatto credito abbiamo retto, ma ora abbiamo perso pure quell’appoggio, e siamo con l’acqua alla gola. L’assessore non risponde alle mie lettere, è inconcepibile che istanze di questa importanza vengano totalmente ignorate. Avete visto voi stessi i salti mortali che abbiamo fatto per portare avanti i lavori delle altre due linee (2 e 3) in via Leonardo Da Vinci, poi però ci vengono a chiedere conto del perché i lavori rischino di bloccarsi o del perché non riescono neanche ad aprire dei sovrappassi già montati da mesi. Non sono neanche in grado di gestire il collaudo di un ascensore, dove si tratta di vedere se i pulsanti su e giù funzionano, e di capire come recuperare una persona se resta bloccata, figuriamoci se sono cosa di amministrare un’opera di queste proporzioni. Altro che inaugurare il tram prima del Festino. Pura propaganda che non serve certo a risolvere i problemi reali”.
Per domani è previsto un incontro tra il sindaco e il vertice dell’azienda, che se andrà a vuoto potrebbe costare a Palermo il tram e un progetto da centinaia di milioni.