Lavoro, l'associazione Agosta |scrive a Matteo Renzi - Live Sicilia

Lavoro, l’associazione Agosta |scrive a Matteo Renzi

Il presidente Fausto Sanfilippo sollecita le istituzioni a predisporre mezzi legislativi idonei ed efficienti che possano supportare i disagi lamentati al fine di diminuire la dispersione scolastica dei giovani e creare occupazione nelle varie fasce di età.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA
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CATANIA – L’emergenza lavoro è sempre più emergenza. Non solo a nella città etnea ma in tutto il Paese. L’associazione nazionale antimafia “Alfredo Agosta”, presieduta da Fausto Sanfilippo e con sede a Catania, ha deciso di intervenire sull’argomento con una lettera indirizzata, tra gli altri, al presidente del consiglio, Matteo Renzi, al presidente della commissione antimafia, Rosi Bindi, al presidente Crocetta, al procuratore Giovanni Salvi e al sindaco di Catania.

Ecco il testo.

“Eccellenze Illustrissime,

lo scrivente, dott. Fausto Sanfilippo, nella qualità di Presidente pro tempore della Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, costituita per giusto volere della famiglia, degli amici e dei conoscenti del M.O. al Merito Civile ”Maresciallo Maggiore “A” dell’Arma dei Carabinieri Alfredo Agosta, caduto in servizio nel centro di Catania, durante indagini di Polizia Giudiziaria la sera del 18 marzo 1982,

– prendendo atto della grave crisi economica che sta investendo il nostro territorio creando tante perdite di posti di lavoro da relative chiusure d’imprese artigianali ed aziendali per la perdita di commesse;

– ascoltate le pesanti lamentele provenienti da cittadini e famiglie che, malgrado i tentativi giornalieri di trovare una occupazione lavorativa, non riescono a far fronte alle spese gestionali familiari per mantenere una vita dignitosa per se ed i propri figli;

– prestando attenzione ai disagi lamentati da molti cittadini, attraverso i nostri Centri di ascolto, per allontanare i propri familiari ma soprattutto i ragazzi da attività criminale

Invita

le EE. II. a predisporre mezzi Legislativi idonei ed altrettanto efficienti che possano supportare i disagi lamentati al fine di diminuire la dispersione scolastica dei giovani e creare occupazione nelle varie fasce di età. Ritengo sia opportuno pensare anche ai giovani ma non solo, in quanto anche i padri di famiglia che non sono più in possesso di un lavoro né di una età anagrafica tale da poterli considerare giovani, devono poter garantire quotidianamente a tutti i componenti della loro famiglia un pasto caldo a tavola senza rivolgersi alle Organizzazioni presenti nel territorio (laiche o ecclesiastiche) che con molto impegno ed alto senso di solidarietà si impegnano a svolgere, quotidianamente, questo compito sociale senza ledere minimamente la dignità delle persone che si accostano a loro per la sussistenza in vita.

Senza volere entrare in merito al da farsi, in quanto questa Associazione, per statuto, non può avanzare iniziative di competenza istituzionale o politica e meno che mai di natura sindacale, anche se pleonastica e priva di valenza attuativa, si propone, su richiesta da parte di molti già artigiani o già piccoli imprenditori, di sviluppare sistemi legislativi simili alla già superata Legge della Regione Siciliana del 7 agosto 1997 n. 30 che garantiva alle imprese, aziende, ditte individuali e lavoratori autonomi, l’erogazione di incentivi aggiuntivi a quelli di analoga natura, disposti dalla legislazione nazionale e corrispondenti allo sgravio totale dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo di tempo successivo a quello stabilito dalla normativa nazionale fino a 72 mesi dalla data di assunzione.

La legge su indicata, ha creato occupazione e garantito ripresa, poiché i datori di lavoro hanno avuto la diligenza ad assumere lavoratori e, questi ultimi, in possesso di una busta paga, hanno contribuito alla ripresa dell’economia Siciliana.

Al fine di potere realizzare un sistema occupazionale del tipo appena descritto, si presuppone che i fondi necessari, per far fronte all’aiuto da offrire alle imprese, potrebbero essere reperiti dai fondi comunitari da destinare a tutti coloro che faranno richiesta e concederli semestralmente dopo attenta verifica e monitoraggio dell’andamento delle ditte/imprese, riguardo i lavoratori in forza realmente assunti anche con diverse tipologie di contratti lavorativi.

Nel ringraziare per l’attenzione prestata si porgono molti distinti saluti”.

 


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