Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, durante il suo intervento al forum nazionale antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto, ha commentato così l’eventuale approvazione del “processo breve”: “Tanti processi in corso come quelli Parmalat, Cirio, Thyssen saranno estinti per prescrizione e non ci saranno colpevoli”.
Grasso ha quindi posto l’accento sul fatto che le sue parole erano espresse in qualità di semplice cittadino, e non in qualità della sua funzione antimafia.”Intendo liberarmi da un incubo: milioni di processi civili e penali che giacciono in uffici deserti, destinati a essere definiti chissà quando. Mi sveglio dall’incubo e sento parlare di riforme. Spero si ponga rimedio. Si è proposta l’introduzione di una inedita e sconosciuta prescrizione di processi che terminino in due anni. Questo provvedimento non risolve il problema, che invece si risolve applicando l’articolo 111 della Costituzione”.
Per Grasso “qualcuno ha pensato di vendere i beni confiscati per finanziare il processo breve. E’ improbabile che assisteremo a incanti in regime di libera concorrenza. In un momento di crisi come questo, solo la criminalità organizzata ha la liquidità sufficiente per partecipare alle aste pubbliche e il potere di intimidazione tale da far andare le aste deserte per favorire i prestanome”.
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