Le 'Forchette' escono allo scoperto:| "Noi giovani dobbiamo darci una mossa" - Live Sicilia

Le ‘Forchette’ escono allo scoperto:| “Noi giovani dobbiamo darci una mossa”

Ieri pomeriggio sono finalmente uscite allo scoperto le “Forchette Rotte”. Fino ad ora si erano limitati ad una presenza mediatica, ma oggi si sono presentati alla città di Palermo anche fisicamente.

Il risultato non era forse quello sperato. Si attendeva una presenza massiccia dei giovani siciliani che, però, non è arrivata. La platea che oggi ha assistito alla presentazione del movimento era perlopiù formata da non giovani, incuriositi da questo nuovo ”soggetto politico”.

Francesco Timo, un giovane proveniente da Marsala, racconta che ha deciso di partecipare all’incontro per curiosità. “Volevo saperne di più su questo nuovo movimento – dice – Spero in un cambiamento che parta dai giovani. Purtroppo, però, oggi vedo poca partecipazione da parte dei ragazzi. Temo che le proposte delle Forchette Rotte rimarranno solo delle belle intenzioni”.

Le Forchette Rotte hanno dato spazio sul palco a più di trenta interventi. Nessuna proposta e nessun programma. Il feel rouge che ha accompagnato tutti gli intervenuti è stata l’esigenza di riportare al centro dell’agenda politica la questione giovanile.

“Siamo la generazione che si disinteressa della politica, siamo la generazione mille euro, quando ci va bene. Vorrei che la mia generazione iniziasse a muoversi per raggiungere risultati” , in questo modo Roberta Zarcone, Forchetta Rotta, dà il via alla lunga serie degli interventi. Sul palco in veste di anomali moderatori Pif delle Iene e Giulia Innocenzi di Generazione Zero.

Tra gli intervenuti anche Francesca Tumminello, dipendente del call center Accenture, che sta per essere delocalizzato, mettendo a rischio il lavoro di molti dipendenti. Ad applaudire il suo intervento tra il pubblico anche Alessandro Gambino, suo collega che racconta: “ Ho deciso di prender parte all’iniziativa perché spero che in questo modo possa esser data visibilità al nostro problema”.

Tra gli innumerevoli interventi anche Fabio Vizzini, dottore di ricerca in fisica, che non vuole lasciare la sua città per trovare lavoro all’estero, Monica Piazza, ballerina del Teatro Massimo, che ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti dei tagli in atto, che porteranno alla chiusura del corpo di ballo del teatro, uno studente del liceo classico di Mazara del Vallo, che ha denunciato le carenze strutturali delle scuole siciliane. Ad intervenire anche Massimo Cerra, assessore del Partito Democratico di Caltavuturo e Daniele Cammilleri, capogruppo del Pd alla Provincia regionale di Agrigento.

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