“Altro che risanamento. Il bilancio e la finanziaria 2009 segnano un nefasto ritorno al passato, sono documenti drogati da trucchi contabili. La verità è che nel 2010 la Sicilia avrà un disavanzo di tre miliardi di euro”. Il pesante j’accuse arriva da Franco Piro, esponente del Pd con una certa competenza in materia considerato che per due volte ha ricoperto il ruolo di assessore regionale al Bilancio.
“Il governo Lombardo si appresta ad un nefasto ritorno al passato – spiega – ai tempi in cui all’Assemblea Regionale si componeva il bilancio prima fissando le spese e poi cercando di coprirle gonfiando le entrate. Oggi l’esecutivo ha pensato bene di drogare il bilancio 2009 inserendo entrate fasulle come quella sulla valorizzazione degli immobili o quella relativa a ruoli di riscossione che mai saranno incassati, completando l’opera con un mutuo di 650 milioni di euro”. Mentre quella che avrebbe dovuto essere “la finanziaria del rigore che avviava il risanamento, è invece una legge che non contiene norme per il risanamento, né norme per lo sviluppo, che scarica sui prossimi anni un peso terribile, perché a cominciare dal 2010 il disavanzo tendenziale arriverà a circa 3 miliardi e non ci saranno più trucchi contabili che potranno coprire il disastro”.
Analisi impietosa alla quale si aggiungono le parole pronunciate oggi dal capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, nel corso della seduta d’aula dedicata all’apertura della discussione generale sui documenti finanziari.
“Nascosta tra le pieghe della Finanziaria – tuona da Sala d’Ercole – c’è una norma che reitroduce un privilegio inaccettabile che era stato cancellato: se verrà approvato tutti i dipendenti regionali potranno andare in pensione con il 110 per cento dell’ultimo stipendio. Ed è solo una delle tante vergogne inserite in questa legge raccogliticcia”.
Della manovra i Democratici, ovviamente, salvano solo le loro proposte inserite nella legge che dovrebbe essere approvata entro la prossima settimana. Per il resto, secondo Elio Galvagno, esponente Pd e relatore di minoranza, “la manovra è del tutto priva di contenuti. Sono stati falcidiati 4 miliardi di euro di fondi Fas e 2 miliardi sono stati sottratti da Berlusconi. E se la risposta nazionale è debole e sbagliata quella del governo regionale è del tutto inesistente. Quella in discussione è una legge omnibus, un carrozzone su cui viaggiano le norme più disparate, sganciate da qualunque utilità sociale”. Se la prende con il governo anche Lillo Speziale, presidente della commissione Antimafia che lamenta la mancata copertura delle norme di contrasto alla mafia e minaccia: “Se Lombardo non dovesse sanare questa grave mancanza non parteciperò alle sedute in sessione di bilancio”.
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