ROMA – Anche i politici italiani festeggiano Barack Obama, pur con accenti diversi. Tutto l’arco del centro-sinistra plaude alla rielezione del presidente americano: da Casini a Renzi, passando per Di Pietro e Vendola.
Di prima mattina Nichi Vendola condivide la foto del presidente con la first lady, scrivendo “Four more years. Buongiorno a tutti”. Sempre il leader di Sel riporta una frase del cronista del New Yorker, Richard Brody: “The difference is clear: Romney calls Ann “the best choice I’ve ever made”; Obama calls Michelle “the woman who agreed to marry me”, aggiungendo “E’ solo una delle differenze. Forse quella decisiva”.
A ruota l’altro partecipante alle primarie del Pd, Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze scrive su Facebook: “Il discorso di Obama stanotte ha regalato speranza, emozione e coraggio come a Boston nel 2004 o nella campagna per le primarie del 2008. Che spettacolo! Buongiorno America… Auguri, Barack”.
Più prolisso il presidente dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha scritto un post nel suo blog sull’Huffington Post. “Ha vinto il migliore e con un margine molto più largo del previsto. Ne siamo felici per la sorte degli Usa e anche per quella di noi europei che con Romney alla guida avremmo avuto ancor meno da stare allegri. Però se anche le cose fossero andate all’avversario, e l’America avesse scelto la strada sbagliata e più pericolosa, sempre dovremmo complimentarci con quel paese per la lezione di democrazia che ancora una volta ci ha dato”. E ancora con una colorita affermazione sostiene che “la maturità politica di un Paese non nasce sotto i cavoli”.
A fianco di Obama anche Pierferdinando Casini, leader dell’Udc: “La stragrande maggioranza degli europei ha tifato per Obama per continuare il rapporto stretto tra gli Stati Uniti e l’Europa per superare una crisi da cui si esce con rigore, ma senza dimenticare equità sociale e solidarietà. Il senso del tifo per Obama anche per noi è questo: non si può non coniugare il rigore con la difesa dei cittadini più deboli. È una questione che anche noi dovremo affrontare”.
Pierluigi Bersani sostiene invece che “con Obama vince l’America dell’inclusione e delle libertà. Questo risultato è uno sprone per i partiti democratici e progressisti europei. Ora tocca a noi fare la nostra parte per vincere e contribuire ad un’uscita dalla crisi nel segno dell’equità”.
Anche da destra arrivano segnali di segno positivo, soprattutto in ragione delle posizioni di Romney sul versante della crisi europea. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini afferma di essere soddisfatto, dal momento che “il secondo mandato di Obama garantirà la continuità della politica statunitense nell’ambito di una visione di carattere occidentale. Alcune posizioni di Romney avrebbero fatto correre il rischio all’Europa di trovarsi di fronte a una politica statunitense quasi isolazionista”.
Non mancano ovviamente le congratulazioni del primo ministro Mario Monti, che ha fatto a Barack Obama “i più calorosi auguri di buon lavoro” e, ha aggiunto a mano, “di serenità a lei, alla gentile consorte e alla vostra splendida famiglia. Guardo con piacere alla continuazione della cooperazione tra noi, fondata sulla particolare sintonia che si è venuta creando, a livello personale così come tra i nostri due governi. Con la sua conferma alla Casa Bianca, l’Italia sa di poter contare su un’America forte e solidale, che continuerà a svolgere un ruolo fondamentale sulla scena internazionale e a impegnarsi a far fronte alle numerose sfide globali”.