Il cartellone 2009-2010 di Catania Jazz, ventisettesima stagione musicale diretta da Pompeo Benincasa, richiamerà dal 16 novembre al 21 maggio, al Teatro Metropolitan della città etnea, 8 grandi nomi del panorama internazionale della musica-afroamericana. A partire dal chitarrista italo-americano Al Di Meola, in calendario il 16 novembre in esclusiva nazionale, un vero numero uno della chitarra che ha collaborato, tra gli altri con Chick Corea, Luciano Pavarotti, Paco De Lucia, Paul Simon solo per citarne alcuni. L’amico Astor Piazzolla ha influenzato i suoi ultimi lavori, fra cui “World Sinfonia”, il progetto che presenterà a Catania, con ritmi latini e atmosfere sudamericane. Il 10 dicembre arriva a Catania, seconda di due date europee dopo Cagliari, Marcus Miller, considerato uno dei maestri del funk per il suo stile personale di suonare il basso, soprannominato il “superman del soul”: sul palco risuonerà “Tutu” di Miles Davis, disco che lo vide tra i musicisti protagonisti. Dopo il fuori programma, in collaborazione con Ponderosa Music, di Ludovico Einaudi (23 dicembre), che presenta insieme con la band il nuovo progetto “Nightbook”, la stagione riparte a gennaio, il 25, con gli Incognito, i padri della scena acid jazz inglese dai primi Anni 80, per poi proseguire il 10 febbraio con il pop jazz degli Swing Out Sister (quelli di “Break out” hit single del 1986), il 16 aprile con il pianista israeliano Yaron Herman – una via di mezzo tra Keith Jarret, Sting e Ravel -, il 12 maggio con “The woman next door” omaggio a Francois Truffaut della pianista Rita Marcotulli, produzione originale di Catania Jazz in prima europea a Catania, e chiudere il 21 maggio con la stella della chitarra fusion, il britannico John Mc Laughlin e i suoi 4th Dimension. «Un programma di respiro internazionale – ha commentato Benincasa – che fa di Catania una delle piazze jazz più importanti del vecchio continente». La stagione di Catania Jazz non finisce qui e nel 2010 vedrà altri 8 concerti, tra febbraio e maggio, che si terranno quasi tutti al Teatro Brancati di Catania, con uno spazio già certo dedicato all’Asia che vedrà, tra gli altri, il chitarrista vietnamita Nguyên Lê in trio con la suonatrice di koto, la giapponese Mieko Miyazaki e il tablista indiano Prabhu Edouard, e poi la pianista coreana Soo Cho, il trio della pianista giapponese Eiko Ishibasji con Gianni Gebbia al sax e Renata Camarda al basso. Da citare, anche, i concerti dei Radiodervish, e il duo Petra Magoni e Feruccio Spinetti ad aprile al Metropolitan. Biglietti e abbonamenti. L’abbonamento ai 7 concerti costa 75 euro. I biglietti dei singoli concerti vanno dai 20 ai 15 euro, tranne che per il concerto degli Incognito e di John McLaughlin, i cui biglietti partiranno da 25 euro. Per il concerto fuori programma di Einaudi i biglietti partono da 35 euro ed è previsto uno sconto di 5 euro per tutti gli abbonati. Catania Jazz è in attesa della convenzione con l’Ersu: una volta attivata la convenzione, l’ente universitario catanese rimborserà agli universitari la metà dell’importo dell’abbonamento.
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