A Favignana e da Favignana si alza il grido antileghista contro il sottosegretario Franco Manzato che, firmando il decreto sulle “quote tonno”, avrebbe messo una croce sopra la sostenibilità economica della ripresa delle attività della Tonnara, grazie agli investimenti dell’azienda di Nino Castiglione. Unanime e trasversale il coro di condanna nei confronti del partito di Matteo Salvini che, per dirla con le parole del commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, con queste politiche “affama il Sud”.
Intanto, però, da Facebook si sta diffondendo, sostenuto da screenshot di risultati elettorali e meme, una certa ironia rivolta agli elettori di Favignana: alle scorse Europee il partito di Salvini, la stessa Lega che oggi è il nemico, è stato il partito più votato sull’isola, con il 29,11% delle preferenze. Forza Italia ha raggiunto il 23,38% dei voti e il Pd, il cui segretario regionale Davide Faraone è sbarcato ieri sull’isola “perché la vicenda delle quote tonno grida vendetta”, non ha superato nemmeno il 20% fermandosi al 19,91%. Il Movimento 5 stelle, che con l’europarlamentare Ignazio Corrao aveva chiesto il ritiro del provvedimento, è al 16,88%. L’affluenza è stata molto bassa, soltanto il 24,36% degli elettori si è recato alle urne, ma anche il non voto ha un peso sulle vicende che riguardano l’Isola: chi non vota delega agli altri le decisioni.
Ecco solo alcuni esempi dell’ironia che passa dal social network: “A Favignana la Lega è stata il primo partito col 29,11%. Se la lega ha un pregio, è quello di far capire subito ai propri elettori quanto sono c*******”; “E come avevano votato la settimana scorsa gli isolani di Favignana? Quelli ai quali la Lega ha azzoppato l’economia? Se lo strameritano”; “Tonni e gabbati. A Favignana votano Lega e il governo toglie la tonnara”; “Il boom della Lega in Provincia e in particolar modo a Favignana (dove è il primo partito). L’hanno votata i tonni”.

