PALERMO – “Forza Italia non ha mai coltivato la frammentazione dei partiti, espressione di sistemi instabili e fragili”. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani interviene sulle ipotesi di modifica della legge elettorale, tornate alla ribalta in vista delle europee, condividendo le posizioni espresse dall’asse Lega – Forza Italia. LEGGI ANCHE – Centrodestra, avanti piano su ex Province e sanità
Legge elettorale, l’intervento di Schifani
“Leggo su alcune testate nazionali – esordisce il presidente della Regione su facebook – che la maggioranza, o alcuni suoi partiti, stiano riflettendo sulla ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento del sistema elettorale europeo”.
Schifani ricorda anche le posizioni storiche del partito fondato da Silvio Berlusconi: “Forza Italia non ha mai coltivato la frammentazione dei partiti, espressione di sistemi instabili e fragili, ma la semplificazione della offerta politica sulla base di idee e proposte – conclude – consolidate e significativamente condivise”.
Lo scenario politico nazionale
Fratelli d’Italia è favorevole alla riduzione della soglia di sbarramento per favorire la corsa a Strasburgo di Noi per l’Italia, partito guidato da Maurizio Lupi e di Verdi – Sinistra italiana.
Alcuni osservatori, però, ipotizzano un “favore” politico a Matteo Renzi, che da alcune settimane strizza l’occhio ad alcuni temi governativi, mentre prova a dare vita a Il Centro. L’abbassamento della soglia di sbarramento in Sicilia potrebbe favorire anche Cateno De Luca, alle prese con un percorso sperimentale verso le europee, ma anche distrarre o tentare alleati minori del governo regionale.
Anche Salvini è contrario
Il leader della Lega Matteo Salvini si è schierato apertamente contro l’abbassamento della soglia di sbarramento, sottolineando che “la modifica della legge elettorale non è una priorità – ha detto al Corriere – ma soprattutto è giusto che gli Italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini”.
Interviene la Tardino
Sul tema, interviene anche Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega: “Pensare di abbassare la soglia di sbarramento prevista per le elezioni europee dal 4% al 3% , così come si legge in alcune testate giornalistiche, favorisce l’eccessiva frammentazione partitica, che riduce la rappresentatività, e conseguentemente la forza delle posizioni italiane a Bruxelles”.
“Al contrario, si dovrebbe intervenire – insiste la Tardino – a livello politico sui criteri che stanno alla base creazione delle liste, che dovrebbero essere basate su merito e competenza, stante l’incidenza importante di regolamenti e direttive ivi creati, sui nostri territori, troppo spesso scritti da altri e per altri. Se davvero si vuole cambiare l’Europa, occorre mandare esponenti preparati e indicati da forze politiche forti ed omogenee – conclude – davvero rappresentative degli italiani”.