Legge sui cenciaioli| Reina: "Intervenga il prefetto" - Live Sicilia

Legge sui cenciaioli| Reina: “Intervenga il prefetto”

"A Palermo ci sono circa duemila cenciaioli - dice Nunzio Reina - si tratta di padri di famiglia, di persone che grazie a questa attività sopravvivono e che vorrebbero regolamentare la propria attività".

Confartigianato Palermo
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PALERMO – “L’attività dei cenciaioli deve poter proseguire in modo autonomo e indipendente per salvaguardare un lavoro che hanno sempre svolto”. Questo l’appello del presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che punta il dito contro la normativa che limita fortemente l’attività dei raccoglitori di rottami ferrosi. La legge sulla Green Economy approvata a dicembre a Montecitorio ed entrata in vigore il 2 febbraio, infatti, sancisce che la raccolta e il trasporto di materiale ferroso e non ferroso non possono essere svolti in forma ambulante. In pratica, gli “apini” e gli altri mezzi in cui viene accatastata la ferraglia sono ufficialmente fuorilegge. Si precisa inoltre che “il produttore iniziale o altro detentore dei rifiuti di rame o di metalli ferrosi e non ferrosi che non provvede direttamente al loro trattamento deve consegnarli unicamente ad imprese autorizzate”.

Insomma, coloro che lavorano abitualmente come ambulanti dovrebbe “strutturarsi” in aziende. Di fatto, viene impedito ai cenciaioli di raccogliere rottami ferrosi dal suolo pubblico e, d’altro canto, gli impianti non possono accettare il loro materiale. “Un vero e proprio pasticcio – dice Reina – che provoca il collasso di fonderie e piattaforme, perché questa legge coinvolge tutti, da chi produce a chi recupera, alla fine, i rottami ferrosi. A Palermo ci sono circa duemila cenciaioli, si tratta di padri di famiglia, di persone che grazie a questa attività sopravvivono e che vorrebbero regolamentare la propria attività. Ma la nuova legge limita fortemente il loro lavoro, lo annulla, provocando ancora una volta disoccupazione e disperazione. Chiediamo un incontro con il Prefetto di Palermo, è necessaria una proroga per permettere ai cenciaioli di adeguarsi, per contrastare questo freno che blocca la loro attività in un periodo di certo non facile per nessuno”.


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