Il Pdl voterà la legge sul Piano casa ma, martedì prossimo nella seduta dell’Ars, approfitterà delle dichiarazioni di voto per fare dei distinguo su alcune norme, in particolare l’articolo 10 che consente di realizzare parcheggi sotterranei in aree verdi purché sia arredata la parte in superficie. A dettare la linea è il capogruppo Innocenzo Leontini, anche se nel Pdl c’é chi manifesta disagi nei confronti della legge. E’ il caso del presidente della commissione Ambiente e territorio, Fabio Mancuso, che sul tema ha chiesto la convocazione del gruppo. “Io questa legge non la voterò, ha anticipato il parlamentare durante la conferenza stampa organizzata dal Pdl e dall’Udc, a poche ore dal dibattito di ieri sera in aula. Ma Leontini è netto: “E’ stato il governo Berlusconi a volere il Piano casa, noi vogliamo riappropriarci della legge, ovviamente faremo una valutazione come gruppo parlamentare”. “Non condividiamo l’art.10 – aggiunge Leontini – ma le dichiarazioni di voto ci consentiranno di fare dei distinguo”. Il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, sottolinea che “l’art.10 è stato voluto proprio dal Pdl e dall’Udc”. “In aula il Pd si è espresso contro – ricorda – anzi un mio emendamento soppressivo è stato respinto proprio da chi oggi critica questa norma e invece l’ha votata”. Cracolici evidenzia, inoltre, che è stato il Pdl, con l’onorevole. Falcone, “a chiedere il voto segreto su quella norma, basta leggere i resoconti parlamentari”
“Il Pdl è soddisfatto per l’esito della propria battaglia in aula sul Piano casa, in discussione all’Ars. Il testo della legge è stato liberato, grazie all’iniziativa dei gruppi parlamentari Pdl e Udc, che hanno abbandonato Sala d’Ercole, dalle scandalose norme di stretta competenza urbanistica che introducevano elementi di sanatoria e di delocalizzazione nei confronti di tutte le iniziative abusiviste. Lo dice il coordinatore del Pdl, Giuseppe Castiglione. “Così affrancato – prosegue – il testo non è entusiasmante, ma si avvicina un po’ di più alle finalità prefissate; rimangono forti riserve come quelle riguardanti l’articolo 10 che prevede la realizzazione indiscriminata e selvaggia, senza regole e tutele, di parcheggi, senza alcun riguardo alla conseguenze di dissesto idrogeologico. Come se le vicende dei Nebrodi e del messinese non avessero insegnato nulla”. “Quindi – conclude – nessun trionfalismo è giustificato da parte di Gruppo Sicilia e del suo alleato, il Pd”.