CATANIA – Riqualificare una biblioteca scolastica e farne un simbolo di legalità: accade oggi a Librino, in viale Castagnola, tra le mura dell’Istituto Comprensivo “Dusmet-Doria”. Gli autori sono alcuni docenti e molti studenti giovanissimi ed entusiasti. “Operiamo entro contesti duri, dove le regole sociali sono percepite in modo quantomeno…diverso. Gli alunni, poi, hanno un’età facile ai peggiori condizionamenti”, ci racconta il dirigente scolastico Vincenzo Costanzo: “Lavorare sul senso civico dei ragazzi è uno dei nostri obiettivi principali”. In questo quadro s’inserisce il ripristino della biblioteca (per la quale sarà prevista anche la fruizione pubblica) coordinato dalla professoressa Agata Vinciguerra e, si auspica, presto sostenuto da un finanziamento europeo di 10mila euro.
La cooperazione della scuola con l’associazione antimafia “Alfredo Agosta” ha dato al progetto una marcia in più, portando allo sviluppo di varie iniziative culminate con l’intitolazione della biblioteca al maresciallo dei carabinieri ucciso in un agguato mafioso nel 1982. “La legalità è l’unico strumento per contrastare ogni tipo di mafia”, afferma un’esponente dell’associazione dinanzi alle classi, ribadendo l’identità tra mafia e, in senso lato, soverchieria e abuso. In tal senso, la “Alfredo Agosta” è attiva sul territorio con diversi osservatori, ed organizza dibattiti su temi pubblici negli istituti scolastici. Durante la cerimonia non è mancato un intenso ricordo del maresciallo Agosta, alla presenza della moglie e di uno dei figli. Anche le classi hanno poi testimoniato della loro esperienza di gestione dello spazio culturale: in molti hanno appreso tra i libri un maggior senso di responsabilità. Ad una breve selezione di brani musicali, offerta dalla banda scolastica, ha seguito l’intitolazione vera e propria della biblioteca, culminata nello svelamento della targa da parte della signora Agosta.
L’ambiente, luminoso e piuttosto ampio, è in parte occupato da grandi vetrine contenenti i libri; in bella vista, ad ulteriore invito, una selezione di testi dedicati al folklore locale ed alle tradizioni siciliane. C’è, insomma, più di uno spunto per offrire alle generazioni più giovani degli utili appigli non solo culturali: “Spero che ogni ragazzino che si avvicini alla biblioteca, prima di entrare legga il nome di Alfredo Agosta e che si chieda -e magari ci chieda- chi era”, afferma il preside Costanzo. Idea, o ispirazione, che tutti i presenti non possono che condividere.