L'inaugurazione con Di Bella |Patanè: "Prestanome di Ieni" - Live Sicilia

L’inaugurazione con Di Bella |Patanè: “Prestanome di Ieni”

La Procura a Livesicilia: "Di Bella sempre coinvolto nel sequestro a partire dal 2006". I segreti della confisca dell'Empire -già sequestrato nel 2006- in un'intervista al procuratore Michelangelo Patanè e la replica di Domenico Di Bella: “Non ho niente da nascondere -dice a Livesicilia- vi dico tutta la verità”. Il legale Floresta: "Di Bella non è stato mai sfiorato da indagini, l'Empire è operativo, dimostreremo che non è prestanome". CbC: "Licandro si dimetta". Il Comune: "Pronti a costituirci parte civile". Licandro: ""Non vi era alcuna diretta collaborazione sulle attività". Pappalardo (FdI): "Trasparenza su tutte le sinergie con i privati attualmente in campo".

Scoppia il caso
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CATANIA- Domenico Di Bella, immortalato accanto al sindaco Enzo Bianco durante l’inaugurazione della strada degli artisti, uomo simbolo della movida catanese, sarebbe, secondo quanto confermato dal Procuratore di Catania Michelangelo Patanè a Livesicilia, “prestanome del boss Ieni nella gestione dell’Empire”, locale appena confiscato dalla magistratura, dopo essere stato già sequestrato nel 2006 ed essere stato al centro delle cronache. In particolare, la Procura spiega a Livesicilia che “Di Bella è stato sempre coinvolto nel procedimento di sequestro dell’Enpire ritenuto gestito da Ieni a partire dal 2006 e sempre con lo stesso ruolo. C’è voluto molto tempo per arrivare alla confisca”.

Di Bella, contattato dalla nostra redazione, respinge fermamente le accuse, ma la foto con i vertici dell’amministrazione è già un caso, non solo politico.

PARLA DI BELLA- Un insospettabile, Di Bella è volto storico della movida catanese, gestore del locale cool che ha cullato numerose generazioni.

Ha le lacrime agli occhi quando lo incontriamo, “ho fatto una vita di sacrifici”, racconta, non ho niente da nascondere.

Secondo Di Bella, “Nuccio Ieni non ha mai gestito il locale”, sono stato sempre io a gestire la struttura, semplicemente la moglie di Ieni, Lo Turco, per un vecchio contratto gestiva il guardaroba, gestione che, dopo la morte della signora, è passata alla figlia”.

Tecnicamente Di Bella è “terzo interessato” nella misura di prevenzione del sequestro del locale, la Procura ai nostri microfoni ha ribadito che sarebbe un “prestanome”, ipotesi che deve essere accertata dagli inquirenti.

Di Bella tiene a precisare che “il locale è tutt’ora aperto” e che “faremo chiarezza su ogni cosa”.

Il legale di Di Bella, Attilio Floresta, insiste sull’innocenza del titolare dell’Empire: “La discoteca è stata fondata nel 1970, quando Ieni aveva 13 anni, è stato sempre un locale di successo. Andare a ritenere che un esercizio storico, nel quale hanno sempre lavorato i Di Bella, che non sono stati mai sfiorati da indagini di mafia, non ha alcun fondamento”.

“Faremo appello -conclude Foresta- siamo certi dell’estraneità di Di Bella”.

ORE 15:30 INTERVIENE CATANIA BENE COMUNE- Il movimento guidato da Matteo Iannitti interviene sottolineando che “il Sindaco della città deve chiedere scusa a tutta la comunità catanese per ciò che è successo, spiegare dettagliatamente come è stato possibile, chiarire i rapporti che vi sono stati tra amministrazione comunale e il locale appena sequestrato e confiscato alla mafia. Il Sindaco dovrebbe seriamente ragionare se esistono oggi le condizioni per continuare in maniera credibile l’attività amministrativa”.

Aggiunge Iannitti: “Non vi è alcun dubbio che l’Assessore alla Cultura, Orazio Licandro, debba presentare, senza ulteriore indugio, le dimissioni dalla carica che ricopre. Un atto doveroso e di minima decenza.

Sarà la magistratura a verificare gli eventuali legami tra i gestori del locale sequestrato alla mafia e gli esponenti dell’amministrazione che con tale attività economica hanno costruito una “sinergia” ma è certo che è impensabile che l’Assessore che ha curato tali rapporti possa proseguire nel suo incarico”.

NOTA DI FRATELLI D’ITALIA. Sulla vicenda della “Strada degli Artisti” e della sinergia tra il Comune e certa imprenditoria finita nel mirino della procura di Catania interviene il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Sandro Pappalardo. “Ci stupisce come un uomo di grande esperienza politica come Enzo Bianco, che è stato anche ministro degli Interni, abbia potuto instaurare una sinergia con parti di imprenditoria finite nel mirino della procura di Catania”, esordisce Pappalardo. “La foto che campeggia anche sulla pagina ufficiale del Comune di Catania con Di Bella, l’assessore Licandro e lo stesso Bianco necessita di opportuni chiarimenti: come vengono scelte le aziende per iniziative del genere?”  “Chiediamo al sindaco di chiarire alla città e in consiglio comunale l’iter che ha portato alla realizzazione della Strada degli Artisti e di illustrare tutte le sinergie con i privati attualmente in campo: occorre praticare la legalità e non predicarla”. ha concluso Pappalardo.

“Non vogliamo mettere in dubbio l’onestà di Orazio Licandro -conclude il leader di Catania Bene Comune- ma l’eventuale “buona fede” dell’operato amministrativo dell’Assessore non giustifica comunque l’aver costruito rapporti tra amministrazione e aziende in mano alla mafia. Le dimissioni sono in qualunque caso un atto indispensabile per il bene della città di Catania”.

INTERVIENE IL COMUNE- Per quanto riguarda l’inaugurazione della “Strada degli artisti”, si è trattato di un intervento di riqualificazione urbana al quale hanno concorso diversi soggetti, dall’Accademia di Belle arti, ad associazioni, a privati fino allora mai stati oggetto di provvedimenti da parte dell’Autorità giudiziaria

L’Amministrazione comunale di Catania è intervenuta con una nota sulla vicenda del sequestro della discoteca Empire.

“In questi anni – si legge nella nota – la Magistratura e le forze dell’Ordine hanno inflitto alla mafia colpi pesantissimi e l’Amministrazione ripone la massima fiducia nel loro operato e li sostiene. Per questo, se nella vicenda che ha portato al sequestro dei beni al boss del clan Pillera-Puntina Giacomo Maurizio Ieni, tra cui la discoteca Empire, ci sarà un rinvio a giudizio, ci costituiremo ovviamente e immediatamente parte civile. Per quanto riguarda l’inaugurazione della “Strada degli artisti”, avvenuta qualche giorno fa, si ricorda come si sia trattato di un intervento di riqualificazione urbana al quale hanno concorso diversi soggetti, dall’Accademia di Belle arti, ad associazioni, a privati. E che questi privati non erano mai stati oggetto di provvedimenti da parte dell’Autorità giudiziaria”.

INTERVIENE LICANDRO: L’assessore alla Cultura Orazio Licandro spiega che “l’Amministrazione ha chiuso al traffico e ha riqualificato una strada per permettere mostre e altre iniziative culturali che sarebbero state organizzate dall’Accademia di Belle Arti e da altre associazioni”

L’assessore alla Cultura ha sottolineato come non vi fosse “alcuna diretta collaborazione sulle attività”.

“L’Amministrazione – ha spiegato l’Assessore – chiuso al traffico e ha riqualificato una strada per permettere mostre e altre iniziative culturali che sarebbero state organizzate dall’Accademia di Belle Arti e da altre associazioni”.

 

 


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