L'inchiesta sulla tragedia: si cercano ancora i due dispersi NOMI

L’inchiesta sulla tragedia: si cercano i due dispersi NOMI

La Procura di Catania ha aperto un fascicolo. Dolore e rabbia. Gli aggiornamenti
A LINGUAGLOSSA
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2 min di lettura

CATANIA. Le ricerche proseguono incessanti. Ma l’esplosione del Canadair 28 impegnato nelle operazioni di spegnimento dell’incendio di ieri, lasciano ben poche speranze.
I due dispersi sono Roberto Mazzone, 62enne comandante salernitano dell’aereo in volo, ed il cinquantotteenne Matteo Pozzoli (nella foto) originario di Erba in provincia di Como. GUARDA IL VIDEO

L’inchiesta

Sulla tragedia di ieri, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta. Le indagini sono coordinate sul campo dai carabinieri della Compagnia di Randazzo.
Attraverso l’esito dell’inchiesta si tenterà si comprende quali siano state le cause che hanno portato il canadair a urtare contro la montagnola: un contatto rivelatosi fatale.
Erano entrambi piloti della società Babcock che fornisce, per l’appunto, il servizio dei canadair in Italia.

Il luogo dell’incidente, pieno dei rottami sparpagliati per tutta l’area, è rimasto quasi inavvicinabile fino alla serata di ieri. Il cherosene che alimenta il volo dei canadair ha di fatto reso quel sito rovente a temperature elevatissime: l’ipotesi è che i copri dei due dispersi siano stati letteralmente inghiottiti dalle fiamme.

Il cordoglio

“Sgomento e profondo dolore” per il grave incidente aereo avvenuto ieri sul Monte Calcinera sono state espresse in una nota dall’Unione territoriale del lavoro e dalla federazione provinciale Trasporto aereo della Ugl di Catania. I segretari dei sindacati, Giovanni Musumeci e Mario Marino, si dicono “vicini alle famiglie ed ai colleghi dei due esperti piloti tragicamente dispersi nello svolgimento di un servizio in favore della comunità intera per la protezione dell’ambiente e del territorio”. Musumeci e Marino esprimono inoltre solidarietà alla Protezione civile ed al Corpo forestale della Regione Siciliana “confidando nell’operato della magistratura e degli inquirenti affinché vengano accertati sia la dinamica dell’accaduto, che le eventuali responsabilità legate all’ennesimo incendio per cui è stato necessario l’invio dei Canadair”. “E’ chiaro – conclude la nota – che si tratta ancora una volta di un incidente sul lavoro che la nostra provincia si trova a commentare inerme nel giro di pochi mesi nel 2022 ed oggi è più che mai non procrastinabile un intervento forte e determinato delle istituzioni governative sul tema”.


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