È morto a 23 anni per overdose, a casa di chi gli avrebbe fornito e iniettato in vena la sua prima dose di eroina. La vita di Federico Bertollo si è spenta la sera del 19 agosto a Cittadella, nel Padovano, dopo aver attraversato mille difficoltà e ostacoli. I carabinieri sono intervenuti in casa di Ivano Scogliacchi, 49enne del luogo, per verificare il decesso del giovane.
Gli accertamenti dei militari hanno messo in luce che Scogliacchi, scrive Il Messaggero, non solo si sarebbe procurato cocaina ed eroina ma si sarebbe anche prestato a iniettare quest’ultima a Bertollo, ospite in casa sua. Scogliacchi è stato arrestato con le accuse di “morte o lesioni come conseguenza di altro reato” e “detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”.
Una vita, quella di Federico, giovane ma piena di problemi. A 14 anni un furgone l’ha travolto vicino casa, portandolo a un passo dalla morte. Il Corriere della Sera racconta che il giovane, dopo essere uscito dal coma, aveva dovuto riprendere in mano la propria vita da zero, comprese azioni basilari come leggere e scrivere. Federico era un musicista e studiava al conservatorio, ma il brutto incidente l’aveva costretto ad abbandonare la chitarra. Sempre più solo e infelice, avrebbe trovato conforto nella cocaina. Ma mai nell’eroina, dicono i familiari, che ora chiedono chiarezza su come il ventitreenne, notoriamente avverso agli aghi in generale, possa essere arrivato a farsi iniettare la dose letale.