CATANIA – Avrebbe eseguito visite ambulatoriali a pazienti senza la prenotazione del Cup. Li avrebbe favoriti, bypassando il sistema delle “lista d’attesa” e omettendo di chiedere il pagamento del ticket. Il tutto, ovviamente, ai danni del servizio sanitario regionale.
Per questo i carabinieri del Nas hanno denunciato a piede libero un ortopedico di Catania. Si tratta di “un medico di ortopedia e traumatologia di un presidio ospedaliero”. La denuncia rientra nell’ambito del servizio svolto dal nucleo di antisofisticazione, di concerto con il Ministero della Salute, in tutta Italia.
L’obiettivo dei controlli era appunto verificare la gestione delle liste d’attesa pubbliche per prestazioni ambulatoriali, visite specialistiche e esami diagnostici. Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie. E hanno riguardato anche gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonché le strutture private accreditate.
Il fine, insomma, era evitare disparità di trattamento tra i malati. “Assicurare un corretto accesso alle prestazioni” e “un’equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini”. Gli accessi hanno riguardato 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione in tutta Italia. E hanno portato a 26 denunce, nel Paese, tra medici e infermieri. Le accuse vanno dal falso ideologico e materiale alla truffa, al peculato e all’interruzione di pubblico servizio.
Il caso di Catania, assieme a quelli scoperti a Milano, Torino e Perugia, è ritenuto tra i più rilevanti. In questi casi infatti si tratterebbe di medici che avrebbero favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa. In questo modo avrebbero consentito a pochi raccomandati di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione, eludendo le classi di priorità.