Liste d’attesa infinite a Catania | Interviene il Codacons - Live Sicilia

Liste d’attesa infinite a Catania | Interviene il Codacons

Alla radice del problema, secondo il Codacons, ci sarebbero scelte non sempre adeguate operate dalla direzione sanitaria.

Gastroenterologia
di
2 min di lettura

CATANIA. Per il Codacons sarebbe grave la scelta presa dalla direzione generale sanitaria di chiudere due anni fa il servizio di gastroenterologia all’ospedale Garibaldi centro, che all’epoca erogava 2500 prestazioni annue. Fra le conseguenze, innanzitutto ci sarebbero i tempi d’attesa infiniti che i numerosi utenti catanesi devono sorbirsi prima di poter accedere alle prestazioni sanitarie, fra cui esami e visite specialiste, nei vari ospedali. “Abbiamo appreso – afferma il Codacons tramite una nota – che per le lunghe liste d’attesa della gastroenterologia catanese sarà presto convocato un tavolo tecnico tra direttori generali delle aziende ospedaliere e responsabili delle unità operative di gastroenterologia, con l’obbiettivo di una riorganizzazione che prenda a modello l’Emilia Romagna, regione che le liste di attesa le ha dimezzate”. 

A monte, secondo il Codacons, scelte non sempre “adeguate” decise dalla direzione sanitaria . “Il Codacons – prosegue la nota – che su questo argomento già in passato ha cercato vanamente di dare il suo contributo, desidera fare alcune precisazioni. Si è arrivati a questa situazione essenzialmente perché l’offerta è inferiore alla richiesta in tutti gli ospedali catanesi; solo al Garibaldi recentemente è stato implementato l’organico mentre tutte le altre unità operative sono a corto di personale, ma proprio al Garibaldi centro, non più di 2 anni addietro, apparentemente senza spiegazione, fu chiuso un servizio di gastroenterologia (scelta duramente contestata dal Codacons), da poco ristrutturato, che nonostante il ridotto personale eseguiva circa 1500 prestazioni annuali per gli esterni più altre 1000 tra emergenze e ricoverati dei reparti. Classico esempio di miopia programmatica del direttore sanitario, che oggi si traduce nel sovraccarico di queste prestazioni su tutte le altre strutture cittadine. Naturalmente la soluzione a breve potrà passare solo dall’aumento dei carichi di lavoro del personale ed in primis dei medici, cui già oggi vengono richiesti solo sacrifici, in nome degli obiettivi necessari ai direttori generali per presentarsi all’assessore con i conti in regola, vedi oggi le liste d’attesa, domani lo screening del colon e dopodomani velocizzare i ricoveri”.

 

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI