MARSALA (TRAPANI) – Quando Beppe Grillo attraversa l’arco di Porta Garibaldi scoppia il primo applauso. Marsala accoglie con un bagno di folla il comico genovese, che parte a razzo ancor prima di scendere dal camper che da dieci giorni lo porta in giro per la Sicilia. Marsala, città dello sbarco dei Mille di Garibaldi, e allora la battuta è facile anche se non ti chiami Beppe Grillo: “Parto da Genova e sbarco qui, vi vengo a liberare…”, dice ai duemila marsalesi arrivati nella centralissima piazza della Repubblica. Poi il palco e per Grillo è una vera e propria ovazione.
In un’ora e venti di show, il comico, come al solito, non risparmia nessuno. Nel mirino finiscono tutti: da Cuffaro a Miccichè, dal premier Monti (“rigor-Montis…non è un capo del gvoerno, ma un esecutore fallimentare”) alla Banca centrale europea, passando per Tronchetti Provera e Carlo De Benedetti. L’intervento è un mix di politica e ironia, con le ormai conosciutissime teorie sull’economia mondiale intervallate da battute che tengono alta l’attenzione: “Garibaldi è venuto in nave, io sono sbarcato a nuoto – ironizza, ricordando la sua traversata dello Stretto Messina -. Mi guardate come fossi il Messia… la prossima volta arriverò camminando sulle acque”. Nel mezzo, però, c’è anche tanto sprono nei confronti dei siciliani: “Non sono venuto a risolvere i vostri problemi, il cambiamento deve partire da voi perché un po’ di colpa ce l’avete anche voi”.
“Sono venuto qui perché qui è iniziato tutto: Andreotti, la Dc, Forza Italia, il 61 a 0… Siete passati da Quasimodo a Miccichè – sorride -. Se cambiamo la Sicilia cambiamo l’Italia”. Dal palco di Marsala Grillo non risparmia neanche Rosario Crocetta, candidato di Pd e Udc alla presidenza della Regione: “Ha fatto il sindaco di Gela e lo ha fatto bene, rischiando anche la vita, poi ha abbandonato tutto per farsi eleggere eurodeputato. E adesso è tornato perché vuole diventare presidente della Regione… Così non va – urla -, non puoi chiedere i voti dei cittadini e poi mollare tutto”. Il comizio-show si arricchisce delle esperienze vissute dal comico in questi giorni di tour elettorale in Sicilia: “Ho visto posti bellissimi, ma come si fa a progettare un ponte sullo Stretto da sei miliardi di euro, quando non esiste neanche un autobus che porti i turisti da Catania all’Etna?”. Poi Ragusa “senza ferrovie” e il viaggio in treno da Scordia a Vizzini: “Abbiamo impiegato un mese e mezzo per percorrere 24 chilometri…avete ancora le vetturine a gasolio…”.
E la mafia? Nel monologo del comico genovese c’è spazio anche per la criminalità organizzata: “Qui non c’è più…non la vedo. Si è trasferita al Nord, dove ci sono i grandi lavori”. L’ultima battuta strappa-applausi arriva su Silvio Berlusconi e sulla sua presenza al processo Ruby di Milano: “Non ha avuto neanche il coraggio di dire la verità…”. E’ l’ultimo sussulto di una serata accolta con curiosità dai marsalesi. Si spengono le luci e il camper di Grillo scompare nella notte in direzione Trapani.