Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha incontrato a Palazzo d’Orleans l’amministratore delegato del gruppo Parmalat, Enrico Bondi. Nel corso dell’incontro è stata affrontata la vicenda dell’acquisizione al patrimonio dell’azienda foreste demaniali degli 80 ettari di terreni che la società ha messo in vendita nel territorio delle Egadi.
L’acquisizione avviene secondo le regole imposte dal quadro normativo vigente nella Regione siciliana, poiché si tratta di terreni sottoposti a strettissimi vincoli naturalistici e quasi integralmente zone boschive. La procedura, già valutata positivamente dagli uffici, verrà esaminata in una delle prossime sedute della Giunta regionale. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale si chiuderà una vicenda che ebbe origine nel 2006 quando la Parmatour Spa (società controllata dal gruppo Parmalat) decise di mettere in vendita 80 ettari di pineta a Marettimo, nelle Egadi, caratterizzati da una massiccia presenza di pini d’Aleppo e macchia mediterranea.
I terreni di Marettimo diventarono oggetto di trattative di compravendita da parte di vari gruppi imprenditoriali quindi, in seguito all’allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste e dai comitati civici dell’Isola di Marettimo, la Regione formalizzò la volontà di acquisire al proprio demanio questi terreni, precisando che le modalità di acquisto sarebbero state effettuate rispettando i vincoli naturalistici cui sono sottoposti gli 80 ettari della zona. Il territorio che verrebbe acquisito al patrimonio dell’azienda foreste demaniali si trova a nord del centro abitato e si estende fino a pizzo Campana (area che comprende anche la zona archeologica di ‘Case romane’ che, negli anni scorsi, sono state acquisite dal Comune).
“Con questa operazione – ha detto Lombardo – stiamo evitando che una preziosa area naturalistica possa finire nelle mire di eventuali speculatori che potrebbero devastarla. Fra l’altro l’Azienda foreste demaniali della Regione sull’isola gestisce in modo egregio, già da 15 anni, circa 800 ettari di aree boscate proprio a ridosso dell’area in vendita e dà lavoro a circa 40 giovani isolani che hanno imparato ad amare e rispettare la natura selvaggia della propria isola”.