Non c’è pace nel ‘matrimonio alla siciliana’ tra il Partito Democratico e il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo. Dopo gli attacchi degli ultimi giorni, a intervenire in difesa del governatore siciliano è questa volta Ferdinando Latteri, ex Margherita, candidato alla fine del 2005 alle primarie regionali contro Rita Borsellino e infine traghettato all’Mpa. Latteri punta il dito contro i democratici, che definisce inaffidabili.
“Assistiamo in questi giorni a continui attacchi di aree diverse e rilevanti del Partito democratico nei confronti del presidente Lombardo e del Movimento per le Autonomie – dice – Siamo evidentemente alla vigilia di un’ulteriore giravolta del gruppo dirigente, scarsamente affidabile, del Pd. In più occasioni, purtroppo inascoltato, avevo segnalato al presidente Lombardo che la modifica delle alleanze contratte alle elezioni, oltre che errata, si sarebbe rivelata sconveniente a causa della storica abitudine del Partito democratico di superare le proprie contraddizioni a scapito dei propri alleati”.
Secondo Latteri, “adesso che questo si è verificato, condivido e giudico opportuno il tentativo di risipiscenza operosa avviato da Lombardo nell’incontro con Berlusconi e mi auguro che possa ripristinarsi in Sicilia l’alleanza con la quale si ottenne nel 2008 uno straordinario successo elettorale. Vedo, peraltro, che il mio augurio è condiviso dallo stesso senatore Pistorio, che fino a qualche giorno fa è stato fautore e protagonista del ribaltone siciliano. I dirigenti politici – conclude – si verificano anche nella capacità di saper porre rimedio ai loro errori”.
