MESSINA – Doveva essere il giorno del dentro o fuori, ed invece il vertice “catanese” tra Franco Proto e Cristiano Lucarelli si è concluso con una fumata grigia. L’offerta nei confronti del tecnico c’è, ed è anche abbastanza allettante visto che si tratta di un prolungamento triennale con scadenza 30 giugno 2020. Quindi dalla società il primo passo è stato fatto, anche se rimangono in piedi tutti i dubbi che riguardano il futuro tecnico del Messina. In primis quello legato allo stadio. La Giunta non ha ancora approvato il progetto per la riqualificazione del Celeste e la parola dovrà poi andare alla commissione e al Consiglio comunale, ma il punto principale resta il budget a disposizione per la prossima stagione.
Lucarelli non ha nascosto l’ambizione di voler alzare l’asticella in vista della prossima stagione, dove vuole lottare per le zone nobili della classifica dopo la salvezza ottenuta in riva allo Stretto tra mille difficoltà. Le parti si rivedranno tra circa una settimana per chiudere in un senso o nell’altro, ma attualmente le percentuali che Cristiano Lucarelli possa restare a Messina non sono molte. Ad accoglierlo ci sarebbe il Catania di Pietro Lo Monaco, con cui l’ex bandiera del Livorno avrebbe trovato un’intesa di massima durante un incontro avvenuto nel pomeriggio a Torre del Grifo.
Nel frattempo Proto è ritornato in città, dove ad accoglierlo c’erano alcuni esponenti dei club organizzati. Paradossalmente, il futuro della guida tecnica è passato in secondo piano davanti ad alcune problematiche di natura economica che la società continua ad avere. Ai tifosi, lo stesso Proto non ha nascosto le problematiche che la sua società sta cercando di ovviare, garantendo il proprio apporto economico, la predisposizione della fideiussione da 350mila euro per l’iscrizione alla stagione 2017/18 e le garanzie necessarie per l’ottenimento di un mutuo da 1,2 milioni di euro da parte del Credito Sportivo, passaggio fondamentale per dare linfa al progetto di riqualificazione dello stadio “Giovanni Celeste”. D’un tratto il numero uno peloritano si è ritrovato a dover fronteggiare queste difficoltà da solo, l’aiuto atteso dall’imprenditoria locale non è arrivato, così è di nuovo corsa contro il tempo per sbrogliare tutte le matasse che riguardano l’iscrizione. Chi si attendeva un’estate tranquilla senza i soliti problemi al momento è rimasto deluso.