MASCALI. Smaltita la sbornia post festeggiamenti, il neo sindaco di Mascali Luigi Messina, insediatosi ufficialmente da quasi due settimane, è già al lavoro per affrontare i primi nodi. In attesa che si concluda la verifica dei verbali delle sezioni elettorali, dopo gli inevitabili ricorsi, e che si possa procedere alla proclamazione del consiglio comunale, il primo cittadino è alle prese con le emergenze.
“Il problema immediato è quello igienico sanitario – spiega Luigi Messina – Abbiamo sollecitato gli uffici affinché si organizzino per realizzare il servizio di pulizia dal litorale fino alla zona collinare. Anche i cimiteri sono in una situazione disastrosa. Dopo bisogna iniziare a pensare a quello che è il vero problema del territorio, sviluppare il lavoro attraverso il turismo e l’agricoltura. Dobbiamo puntare – prosegue il sindaco – su Puntalazzo e Montargano per la panoramicità e la bellezza dei luoghi e su Fondachello per il mare. Il programma lo svilupperemo meglio da settembre in poi, adesso ci muoviamo sull’emergenza”.
Due anni di commissariamento per mafia hanno lasciato il segno. L’ennesima onta subita nel giro di 20 anni. E adesso sono tanti i fari accesi sul comune ionico, così come le aspettative. La rinascita del territorio passa attraverso una chiusura netta col passato. “Intanto il primo strumento è quello della legge – dichiara il primo cittadino di Mascali – affinché nel nostro territorio si comprenda cosa vuol dire amministrare nella legalità. Poi insieme a questo si devono trovare tutte le soluzioni necessarie per lo sviluppo del territorio”.
Un bagaglio con il quale ripartire è stato lasciato dai commissari uscenti. “Di sicuro i commissari hanno lasciato trasparenza e legalità – spiega Luigi Messina – La politica resta però necessaria per dare quell’attenzione particolare che può essere data solo da chi vive il territorio, come faccio io da sempre e come fanno da sempre anche i miei assessori e i consiglieri, anche quelli di opposizione. Voglio evidenziare – dice ancora – che il consiglio comunale nella sua interezza è composto da persone perbene che vogliono lavorare per il territorio”.
La frazione a mare di Fondachello, troppo spesso al centro di inchieste giudiziarie per presunte speculazioni edilizie, rappresenta una delle più grandi sfide per le sue importanti potenzialità. “I commissari hanno fatto una cosa importantissima per Fondachello e per tutto il territorio – riconosce il neo primo cittadino – Attraverso due delibere hanno dato, prima di andare via, delle linee programmatiche per il piano regolatore con l’intento di bloccare la nuova edilizia e di realizzare solo servizi per il rilancio del territorio. Quindi attività turistiche e artigianali, ma anche parcheggi per le auto, strade di collegamento, ecc.”.
Per Luigi Messina Mascali può giocare un ruolo fondamentale nello scacchiere del comprensorio ionico etneo per le sue indiscusse peculiarità. “Mascali insieme a Riposto, Fiumefreddo di Sicilia e Calatabiano sono il fulcro economico di un’intera area che comprende Giarre, Sant’Alfio e tutta il comprensorio – spiega il sindaco – Se non viene sviluppato il territorio a valle, nella zona prospiciente il mare, attraverso il porto turistico e tutto il litorale, l’economia della nostra area è morta. Ormai quelle che erano le attività primarie del nostro territorio sono morte da anni, ed erano in particolar modo le cartiere, che davano lavoro ad oltre 2000 persone. Questa realtà non esiste più da qualche decennio. Pertanto il territorio può essere rivitalizzato solo dal turismo, partendo dal mare. Il mare è però il neo principale perché noi abbiamo un depuratore che è posizionato a Sant’Anna. Ma il depuratore che è a Mascali non è di Mascali, ma di tutti i comuni, compreso Giarre e Sant’Alfio. Se il depuratore a Mascali non funziona, non funziona l’economia per tutti i comuni dell’area”.
Il neo primo cittadino si dice pronto ad affrontare anche un’altra questione che riguarda l’intero hinterland, ovvero il futuro dell’ospedale “Sant’Isidoro” di Giarre. “Come il depuratore non è di Mascali – dice Luigi Messina – anche l’ospedale non è solo di Giarre, pertanto va salvaguardato. Ne approfitto per chiedere alle associazioni che si stanno interessando dell’ospedale di avere un incontro con la mia amministrazione. Prima di intervenire sulla questione ospedale, vogliamo essere messi a conoscenza di tanti aspetti, che non saranno solo quelli che ci verranno prospettati dall’assessorato, che lo vede solo sotto un profilo finanziario. L’attenzione alle esigenze del territorio – conclude il sindaco di Mascali – deve superare le esigenze finanziarie, perché stiamo parlando della vita di noi tutti, della mia famiglia, dei miei figli, di tutti quelli che abitano a Mascali, a Giarre e nei comuni limitrofi”.