ROMA- Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferma la prossima fine del mandato nel discorso agli italiani di fine anno. “Ho toccato con mano che l’età da me raggiunta porta limitazione e difficoltà nei ruolo complessi e impegnativi e nei ruoli internazionali affidati al Capo dello Stato. Sto per lasciare le mie funzioni, rassegnando le dimissioni”.
“E’ dominante l’assillo per la disoccupazione giovanile – ha detto Napolitano – Ognuno di noi sconfigga l’insidia che si chiama indifferenza. La solidarietà è un comandamento morale ineludibile”. Poi l’analisi dei mali italiani: “Bisogna affrontare su larghe basi unitarie le gravi patologie di cui il paese soffre a partire dalla criminalità organizzata e della corruzione capace di infilarsi in ogni piega della realtà trovando sodali e complici in alto”. In risalto il ‘passaggio politico: “Occorre garantire la continuità istituzionale – ha detto Napolitano -. Ho fatto del mio meglio in questi anni lunghi e travagliati della mia presidenza per sanare le ferite subite all’unità nazionale e ridare ad essa l’evidenza perduta. Se mi sia riuscito toccherà a quanti vorranno con obiettività e spirito critico analizzare il mio mandato dirlo”.
Il tema europeo infine: “L’Italia ha sollecitato un cambiamento nelle politiche Ue. E Renzi tra breve a Bruxelles tirerà le somme del trimestre. Non bisogna cedere alla sfiducia in tutta la politica. Sono pericolosi gli appelli al ritorno a monete nazionali. E’ positivo che ora si torni alla normalità costituzionale, ovvero alla regolarità dei tempi di vita delle istituzioni, compresa la Presidenza della Repubblica”.