Lunga scia di sangue sulle strade | In un mese tredici morti in Sicilia

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30 Giugno 2018, 19:52

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PALERMO – E’ una escalation drammatica quella che dai primi di giugno si verifica in Sicilia. Un aumento inarrestabile degli incidenti stradali che ha fatto registrare tredici vittime. In sei casi si tratta di giovani con età compresa tra i 18 e i 32 anni. Tra questi Alessandro Salamone, rimasto ucciso stanotte in viale Regione Siciliana a Palermo dopo aver perso il controllo della sua motocicletta. Il 32enne si trovava sulla bretella laterale in direzione Trapani quando, per cause in fase di accertamento, è stato sbalzato dalla sella finendo violentemente sull’asfalto.

Le zone del Villaggio Santa Rosalia e di San Lorenzo, sempre a Palermo, piangono ancora per la morte di Piero Torres e Simona Messina, entrambi ventottenni: sono precipitati da una strada interdetta al traffico, a Monte Pellegrino. Un volo di quasi cento metri non gli ha lasciato scampo. Una tragedia che ha sconvolto tutta la città e seguita, pochi giorni dopo, da altri undici incidenti mortali da un capo all’altro dell’Isola, compreso quello che stamattina all’alba si è verificato a Montelepre: Francesco Cucuzza, 72 anni, è stato trovato cadavere sul ciglio della strada, a travolgerlo e ucciderlo sarebbe stato un automobilista, poi fuggito senza prestare soccorso. I carabinieri stanno indagando per rintracciare l’auto pirata.

Alessandro Sclafani ha perso la vita a soli 18 anni, per le gravi ferite riportate dopo aver travolto una mucca che si trovava al centro della carreggiata a Terrasini, ancora una volta nel Palermitano. Si trovava a bordo del suo scooter con un’amica di 15 anni quando è avvenuto l’impatto. E’ morto in ospedale dopo quattro giorni di agonia, gettando nello sconforto le comunità di Cinisi e Terrasini. La ragazza è attualmente ricoverata in ospedale. Poche settimane prima, un altro incidente si è rivelato fatale per un 19enne di Reitano, in provincia di Messina. Claudio Bellardita, è morto nel reparto di Rianimazione del Civico di Palermo, dove era stato trasferito per una grave emorragia cerebrale: l’impatto era avvenuto mentre guidava il suo quad, da cui è caduto battendo violentemente la testa.

Anthony Di Benedetto, invece, stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro quando ha perso il controllo della sua auto sulla strada statale 113. Era un fotografo trentenne di Ficarazzi, piccolo centro alle porte di Palermo dove era molto conosciuto. Le ferite riportate si sono rivelate mortali: era stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime, poi era entrato in coma. Ogni speranza si è spenta giovedì sera, quando i medici hanno accertato la morte cerebrale e poi il decesso.

Un’altra croce sull’asfalto sull’autostrada A20, Messina-Palermo: all’interno della galleria Villafranca è rimasto ucciso Fortunato Calabrò, che aveva 37 anni. Abitava a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. Il giorno dello schianto guidava una jeep Land Rover che si è capovolta dopo essere uscita fuori strada. L’uomo era stato sbalzato fuori dal mezzo. Quella di Massimiliano Pusateri, 43 anni, è un’altra vita spezzata. Era l’autista di una ditta di trasporto per turisti e martedì mattina si stava recando al lavoro, a Cefalù. Viaggiava su un ciclomotore, all’ingresso dello svincolo per Buonfornello, sulla statale 113, è avvenuto l’impatto con un’auto. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma ogni intervento si è rivelato inutile.

Così come per Mariano Maiorana, 57enne che ha avuto la peggio nello scontro tra due auto che si è verificato a Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani. A metà giugno anche tre donne hanno perso la vita. Natalia Minniti, 56 anni, in un terribile incidente a Rodia, nel Messinese. Si trovava a bordo della sua Fiat Panda quando ne ha perso il controllo ed è finita contro un muretto. Franca Di Franco, una pensionata di 95 anni, è invece morta in un letto d’ospedale dopo essere stata travolta da un tir in via dei Cantieri, a Palermo.

Stesso destino, nel capoluogo siciliano, per Giusi La Mantia, 59enne che ha sbandato con la propria macchina lungo la strada che conduce ad un residence privato di Poggio Ridente. Episodi che alimentano i dati già allarmanti che riguardano il 2017. Secondo l’associazione Mediterranea automobilisti, infatti, il numero delle vittime è in aumento dallo scorso anno: venti quelle registrate nella Sicilia occidentale, undici in quella orientale. Una lunga scia di sangue che riaccende i riflettori sul tema della sicurezza sulle strade urbane ed extraurbane e che riguarda soprattutto i più giovani, sempre più spesso coinvolti in gravi sinistri. 

Il trend, in base agli ultimi dati Istat, si estende a livello nazionale: con riferimento all’età dei soggetti coinvolti negli incidenti in Italia, le vittime fanno registrare un’elevata presenza di giovani, pari al cinquanta per centoBasti pensare che, sempre nell’ultimo mese, altri due ragazzi hanno rischiato di perdere la vita. Si tratta di M.M, trentenne di Capaci, ricoverato in condizioni critiche dopo lo schianto con l’auto a Villagrazia di Carini e di A.C, quattordicenne rimasto gravemente ferito dopo un incidente in centro a Palermo. Quest’ultimo si è risvegliato dal coma dopo una settimana.

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30 Giugno 2018, 19:52

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