L'Università di Palermo lancia la didattica immersiva - Live Sicilia

L’Università di Palermo lancia la didattica immersiva

Il Rettore dell’Universita degli studi di Palermo Massimo Midiri, apre la presentazione delle tecnologie di realtà mista

PALERMO – “Siamo veramente orgogliosi ed entusiasti di essere stati scelti da Microsoft per lanciare questo nuovo progetto in via sperimentale“, così il Rettore dell’Università degli studi di Palermo, prof. Massimo Midiri, apre la presentazione delle tecnologie di realtà mista per la didattica immersiva, nuova frontiera di metodologia metacognitiva, che si è svolta mercoledì 20 luglio nell’aula 3 del padiglione 19 dello stesso Ateneo.
“Attraverso tale sistema oleografico gli studenti e i docenti avranno la possibilità di esplorare nei minimi dettagli gli oggetti dei loro studi senza più bisogno di portarli materialmente con sé”.

“La notizia di poche ore fa di essere risultati vincitori di una procedura di finanziamento regionale” che vedrà arrivare risorse per 8milioni di euro sull’informatica, “fa ben sperare nella transizione digitale, oggi necessaria e obbligatoria più che mai”, ha continuato il Rettore.

“Il docente non si troverà isolato” ma verrà scortato e aiutato nella familiarizzazione con la nuova tecnologia attraverso “sessioni di formazione e sperimentazione, operative dal mese di settembre”. L’offerta formativa diverrà così ancor “più attrattiva, completa e all’avanguardia”.

“La nuova era dell’apprendimento inizia da qui”, aggiunge Stefano Tangari, solution expert di Holens 2. “Tramite una riproduzione 3D sarà finalmente possibile far materializzare in aula e affrontare i contenuti più disparati… dal motore di un aereo ad una statua marmorea, da un cranio umano ad un dipinto”, rendendo tali contenuti “scomponibili e accessibili a tutti” grazie “all’estrema semplicità di utilizzo dell’intero sistema”.

Bastano infatti una buona connessione internet, una lavagna-monitor touch screen interattiva e almeno 2 caschetti per la realtà virtuale, affinché si possa trasmettere – e poi recuperare e rivedere anche da remoto da qualsiasi smartphone o pc – “ogni argomento, immagine e suono sviluppato e affrontato durante le lezioni”.

“Il sistema Hls è una soluzione complessa dal punto di vista della costruzione, ma molto semplice dal punto di vista della fruibilità”, sostiene Alessandra Migliore, Account Manager di Microsoft. “Permetterà agli studenti di avere un’esperienza viaggiante in aula”, e darà ai professori la possibilità di “misurare l’efficacia della didattica”.
All’interno del sistema “ci sono infatti degli strumenti che consentono di fare delle analisi” individuali su ogni singolo ragazzo e sul suo percorso, “di analizzare approfonditamente la situazione accademica di ognuno di loro” attraverso una scheda personale che automaticamente ne raccoglierà i progressi e/o le eventuali lacune, così che si possa intervenire tempestivamente dove serve.

Tra i molti insegnanti presenti non sono certo mancati dubbi, perplessità e domande. Ma gli esperti presenti hanno saputo districarsi abilmente tra i vari interrogativi con spiegazioni semplici e facilmente comprensibili, dando la possibilità di provare fin da subito le apparecchiature in dotazione. “Benvenuti nel futuro” si sente bisbigliare ad alcuni studenti.

Possiamo e “dobbiamo quindi recuperare l’orgoglio di essere a Palermo” e di vedere la nostra città finalmente protagonista, “punto di riferimento nazionale”, nel processo di sviluppo digitale e tecnologico, come sostiene con forza il Magnifico Rettore.


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