Lupo e la legge di Gino Paoli - Live Sicilia

Lupo e la legge di Gino Paoli

Il Pd e la fiducia Mpa
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Caro Giuseppe Lupo, segretario Pd.

E ora come la mettiamo con la storia di Lombardo che rompe con Berlusconi? Lei ha martirizzato la nostra estate con le sue fallaci speranze: “Sta rompendo, vedrete che romperà, ecco ci siamo…”. E ieri i baldi giovanotti dell’Mpa hanno votato la fiducia al governo. Una strana forma di rottura. Vede, segretario, perfino noi giornalisti cattivissimi abbiamo un moto di rabbia verso noi stessi quando siamo costretti a metterla sulla graticola. Lei è persona gentile e perbene, è un uomo in buonafede, è un politico specchiato e ce ne fossero come lei. E per molti militanti onesti del Pd rappresenta una speranza sincera. Sappiamo di ferirli in mezzo al cuore.  Il problema è che non ne ha azzeccata una, neanche per sbaglio. A questo punto non le resta che affidarsi alla legge di Gino Paoli.

Che cos’è la legge di Gino Paoli? Perdiamo un minuto. E’ una norma codificata da un mio amico che non sopportava Gino Paoli e bestemmiava ogni volta che si imbatteva in una sua canzone. Un pomeriggio – vedi il destino – ascoltò un brano che gli piacque moltissimo. Era di Gino Paoli, apprese con sorpresa. Ma non si scompose, non cambiò la sua idea negativa sull’artista, sentenziò: “Se uno scrive diecimila canzoni, una per sbaglio deve azzeccarla. E’ statistica”. Ecco, noi confidiamo che le capiti la stessa ventura. E che prima o poi ci azzecchi, segretario, forse pensando di sbagliare.

Certo, questa fiducia-sberleffo di Lombardo che contraddice l’idea della rottura, mantra e architrave del vostro governare insieme, è solo l’ultimo di una serie di guai. Nel partito le approvano i documenti e tuttavia non rinunciano al calcio negli stinchi. Il bello è che hanno ragione. Ha ragione Mattarella quando, allibito, le ricorda che lei fu eletto su una linea che prevedeva l’eguaglianza tra Cuffarismo e Lombardo. Non abbiamo le orecchie mozzate. Rammentiamo la sua espressione: “Lombardo è l’altra faccia del Cuffarismo”. E allora?

E allora, lei ieri ha dichiarato per il gaudio di grandi e piccini: “C’è una contraddizione tra le critiche mosse da Lombardo al governo nazionale e la fiducia che il Mpa ha concesso, sbagliando, a Berlusconi. E’ una scelta che pesa negativamente sui rapporti tra le forze politiche che sostengono il governo tecnico della Sicilia, che ha rotto con il Pdl”. C’è una contraddizione? Davvero? Pesa negativamente? Cioè vi salutate senza baciarvi? Non prendete il caffè insieme? Non vi farete gli auguri a Natale? Ma cos’è questa stitichezza di aggettivi di cui si è ammalato il Pd?

Poi c’è questa storia degli ex Pip e delle assunzioni che lambisce pericolosamente i palazzi del potere. E lei non ha niente da dire sugli ex Pip, segretario? Perché noi siamo curiosi di ascoltarla. Vorremmo sapere come sarà il tono della sua canzone al cospetto di una vergogna che si va profilando in tutta la sua nettezza. Canti, Lupo, forse, come Gino Paoli, stavolta avrà ragione.  Siamo buoni, le suggeriamo pure il titolo: “Sapore di schifo”.


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