Il primo passo c’è stato. Pd e Udc si sono annusati in vista di un percorso che potrebbe portare i due partiti, dopo anni di distanza siderale, a una strada da percorrere insieme in Sicilia.C’è stato oggi a pranzo il faccia a faccia tra Giuseppe Lupo, segretario dei democratici, e Saverio Romano, leader dei centristi. Un primo incontro, di studio, dopo l’apertura di Lupo alla direzione del Pd di lunedì scorso. Un’apertura nel segno della comune opposizione al governo Berlusconi.
Davanti a un piatto di pesce fresco in uno storico ristorante nel centro di Palermo, Lupo e Romano hanno sondato il terreno per un possibile percorso comune, partendo da alcune iniziative concrete. Come la mozione all’Ars sulla legge bavaglio, che vede entrambi i partiti a livello nazionale sulla stessa posizione critica verso il governo Berlusconi. Tra gli argomenti affrontati la crisi economica e “aggravata dalle scelte politiche antimeridionali del governo nazionale e dalla situazione di stallo del Governo regionale” secondo i due segretari.
Lupo e Romano hanno condiviso la necessità di affrontare le principali emergenze dell’Isola, a partire dai temi dello sviluppo, dell’occupazione, del sostegno alle piccole e medie imprese e alle famiglie. Lupo e Romano hanno altresì condiviso l’urgenza di contrastare duramente la manovra Tremonti, in particolare per difendere il lavoro dei 23 mila precari degli enti locali.
Sul terreno delle ipotesi formulate in questi giorni in materia di nuova giunta di governo i due segretari concordano sulla inadeguatezza dell’attuale governo e sul fatto che spetti al Presidente della Regione Lombardo liberare il campo da equivoci e ambiguità, avanzando una ipotesi che ci faccia uscire dalla attuale paralisi.
La palla, dunque, passa al presidente della Regione, che, guarda caso, oggi esce con dichiarazioni che mostrano una certa tensione nei rapporti con il Pdl Sicilia di Miccichè. Potrebbe essere l’inizio, insomma, di un percorso che porti a un nuovo governo, se Lombardo vorrà avanzare proposte concrete sul fronte programmatico. Un governo che magari getti le basi per una coalizione sull’asse Pd-Mpa-Udc per sfidare il Pdl alle prossime elezioni.Tutto ancora lontanissimo, certo. Ma l’incontro di oggi segna un primo passo. E dentro il Pd sono diversi a tifare da un pezzo per il dialogo con l’Udc. Non solo i democristiani di Innovazioni, ma anche personaggi di spicco della mozione Mattarella come Mirello Crisafulli. Chi ha sempre storto il naso al solo sentire nominare i casiniani sono stati Lumia e Cracolici. Che oggi invece sembrano più possibilisti.
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