PALERMO – “A parole i posti letto per gli ammalati Covid ci sono in tutta la Sicilia, peccato, però, che nei pronto soccorsi stazionino decine e decine di pazienti in attesa di ricovero e si prospetti la chiusura di numerosi reparti spedalieri per far posto ai contagiati. Troppe cose non tornano, le cronache di questi giorni dicono chiaramente che la situazione sta sfuggendo di mano a Razza e a Musumeci e che a breve la Sicilia potrebbe non essere più in grado di garantire i servizi di cura ordinari”. Lo affermano i deputati M5s della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca. “Le immagini dei pazienti visitati dentro le ambulanze in coda davanti ai pronto soccorsi parlano chiaro, non si può attendere oltre – aggiungono -. Chiederemo a Roma di inviare ispettori ministeriali in Sicilia per verificare cosa sta accadendo realmente”.
In serata la risposta di Razza: “In tutto il mondo e in ogni regione d’Italia in queste ore si assiste alla crescita dei contagi, alla crescita dei ricoveri e al diffondersi dell’epidemia – dice l’assessore alla Salute -. In questi momenti dovrebbe esserci una responsabilità diffusa ed invece proliferano polemiche. Se il ministero della Salute vorrà inviare non uno ma cento ispettori in Sicilia sarò io il più contento. Anzi lo auspico. Non temiamo il controllo del nostro lavoro, ma questo spirito diffuso del ‘tutti contro tutti’ non è neppure rispettoso nei confronti di tanti operatori che in queste ore affrontano con abnegazione la propria missione di medici, infermieri, operatori”. E infine: “Il mondo sta vivendo la più grande emergenza sanitaria degli ultimi 100 anni – prosegue Razza -. Per qualcuno è ordinaria amministrazione. Vorrei potesse essere davvero così. Ma non lo è”.
Ai Cinquestelle replica anche il capogruppo di Diventerà bellissima all’Ars Alessandro Aricò: “In tempi di pandemia non c’è sistema sanitario che non vada in sofferenza – osserva -. Accade qui in Sicilia come altrove in Italia e nel resto del mondo. Un’emergenza globale, che richiederebbe un fronte comune e trasversale da parte della politica. Chiedendo l’invio di ispettori ministeriali nella nostra regione, invece, il M5s come al solito si contraddistingue per una politica di basso livello. Il governo Musumeci e l’assessore Razza stanno affrontando nel migliore dei modi una dilagante epidemia, potendo contare su migliaia di valorosi professionisti della Sanità. Qui non abbiamo certo bisogno di ispettori mandati da Roma, chissà magari sul modello del neo commissario della Sanità in Calabria, secondo il quale ‘per contagiarsi ci si deve baciare in bocca per 15 minuti’ e ‘le mascherine non servono’. Qui non abbiamo bisogno di sciacalli e avvoltoi all’insegna del ‘tanto peggio, tanto meglio’. Qui abbiamo bisogno di remare tutti insieme verso la stessa direzione, sapendo bene che il vento contrario- il Coronavirus- è impetuoso e implacabile”.