PALERMO- C’è il commercialista, il laureato in economia, l’avvocato, il progettista. Sono i candidati sindaco del Movimento 5 Stelle alle prossime amministrative nell’Isola. Mentre i partiti collezionano una figuraccia dietro l’altra tra primarie annullate e alleanze allargate, i pentastellati siciliani hanno già chiuso le liste da oltre un mese. Saranno presenti in circa la metà dei 53 Comuni in cui si andrà al voto i prossimi 31 maggio e 1 giugno, da Enna a Gela, da Marsala ad Agrigento, da Augusta a Carini, fino a Pietraperzia, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo.
Oltre ad Ambrogio Conigliaro, candidato sindaco a Carini, a cui è stata incendiata l’auto appena un paio di mesi fa, c’è il ventinovenne commercialista Davide Solfato, attivista dei 5 Stelle da diversi anni, candidato sindaco di Enna “che si andrà a confrontare – commenta il deputato Giancarlo Cancelleri – con alcuni dei mostri sacri della politica regionale”; c’è Domenico Messinese, 49 anni, progettista e candidato sindaco a Gela; c’è Antonio Angileri, trentacinquenne laureato in chimica e candidato a primo cittadino di Marsala; c’è Emanuele Danni Cardillo, 48 anni, avvocato, che correrà per la poltrona di primo cittadino di Agrigento; c’è Cettina Di Pietro, 41enne avvocato, che correrà invece nella competizione elettorale di Augusta.
A differenza delle elezioni regionali e nazionali, questa volta non c’è stata alcuna consultazione on line, “I comitati locali – precisa ancora Cancelleri – hanno avuto la massima autonomia decisionale”. In tutti i Comuni i 5 Stelle faranno campagna elettorale da soli “anche se non escludiamo – precisa ancora Cancelleri – avvicinamenti con alcune liste civiche in caso di ballottaggio, come ad esempio è già successo a Ragusa. Ma in questa fase non siamo disposti a parlare di alleanze. Noi facciamo una campagna elettorale diversa dagli altri, le liste sono chiuse già da un mese e così riusciamo ad avere un contatto più diretto coi cittadini. Girando nei vari Comuni e parlando alla gente non cerchiamo di rubare il voto a nessuno, al contrario puntiamo a confrontarci con quella fetta di cittadini, che poi è la più numerosa, che non vuole più andare a votare. Devo ammettere che spesso riusciamo a convincerli dei nostri programmi, magari li ritroviamo poi alle riunioni successive”.
Il punto focale della campagna elettorale saranno ancora una volta i tagli ai costi della politica. “Può sembrare banale – ammette ancora Cancelleri -, ma basti guardare a quanto accaduto con lo scandalo di gettonopoli, che non ha minimamente riguardato i Comuni in cui noi amministriamo, come Bagheria o Ragusa, per capire che la nostra idea di gestione della cosa pubblica può fare la differenza”. “Il pasticcio delle primarie del Pd? Lo dico con una provocazione: se fossi cittadino di Agrigento non andrei a votare. Non parlo soltanto delle polemiche a seguito delle primarie – conclude Cancelleri – i nomi che sono usciti dopo quel pasticcio dimostrano in che direzione si vuole andare. Questi qui sono sempre gli stessi che hanno creato i problemi e che adesso pensano di poterli risolvere. Per questo inviteremo gli agrigentini a un voto di libertà, basta con queste larghe intese degli interessi personali”.