PALERMO – Potrebbe essere ad una svolta il caso di Attilio Manca, giovane urologo morto nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 2004 a Viterbo, dove lavorava da poco meno di due anni. Secondo quanto rivela il portale “Antimafiaduemila”, in un’intercettazione di fine 2003 i gregari di Bernardo Provenzano, allora ancora latitante, dissero che bisognava “fare una doccia” ad un medico, di cui non viene mai fatto il nome, per aver negato le cure al boss.
Stando a quanto ricostruito, Provenzano aveva bisogno di un medico a causa del suo tumore alla prostata e, prima del suo viaggio in Costa Azzurra dove sarebbe stato poi operato, i suoi uomini avevano chiesto la disponibilità ad un dottore che però si rifiutò di aiutarli.
Nell’intercettazione, contenuta nel fascicolo che aprì all’epoca la Procura di Roma, si sentono le voci di sei o sette uomini, tra cui anche il fedelissimo di Provenzano, Giuseppe Lo Bue.
A confermare la rilevanza di queste informazioni è l’avvocato della famiglia del medico morto, Fabio Repici. Per oltre 18 anni, i genitori di Attilio Manca si son battuti sulla morte sospetta del figlio e ora stanno valutando di presentare un nuovo esposto. Secondo la famiglia il medico, che aveva 34 anni quando morì, non si suicidò con un’overdose da eroina, aggravata dall’assunzione di uno psicofarmaco a base di benzodiazepine, ma proprio perché coinvolto a sua insaputa nelle cure a Bernardo Provenzano.
Il problema non è l’autonomia del Veneto. Il problema è che Zaia vorrebbe l’autonomia trattenendo in Veneto le imposte “riscosse” sul territorio. Attenzione, non quelle “maturate” -che sarebbe corretto- ma quelle riscosse in base alla sede legale delle aziende. Quindi, assecondando Zaia, le imposte maturate sulla produzione di uno degli stabilimenti petrolchimici che inquinano la Sicilia, solo perché la sede dell’azienda è magari a Marghera, andrebbero alla Regione Veneto.
Se volete comprare un paio di mutande all’Oviesse -azienda veneta- fate attenzione prima che non sia entrata in vigore l’autonomia come la pretendono i leghisti, altrimenti l’iva che paghereste andrebbe a Zaia.
Il governatore leghista Zaia si rassegni e se ne faccia una ragione, la musica è cambiata.
Perché la Sicilia è autonoma prima dellaCostituzione italiana!
@ siciliano infatti con questa autonomia e con i politici che ci siamo trovati, siamo nella m.da
potrebbe essere vero, pero’ le tasse che pagava il Banco di Sicilia, Adesso assorbito Completamente da Unicredit, non le paga piu’ in sicilia, ma dove ha la sede, quindi in pratica il Banco di Sicilia versava alla regione praticamente quasi due miliardi/milioni (non ricordo bene come cominciano gli zeri comincio a non connettere) di euro annui che adesso sono in altre regioni, e che appunto adesso mancano nel bilancio regionale e tutti zitti.
Poi l’autonomia Siciliana secondo me è un bel papiro affisso al muro, perchè non tutti gli articoli sono applicati e dunque è un autonomia all’acqua di rose, invece Zaia la vuole applicare tutta efficacemente a suo vantaggio, ok a condizione che non applichi gli stessi articoli uguali o similari che prevedono soldi in entrata come ha fatto la sicilia per 75 anni, autonomia all’acqua di rose anche loro per lo stesso periodo quanto è durata la nostra o dura la nostra, adesso noi avremo l’autonomia completa, loro aspettano se partiamo adesso 75 anni per averla completa un po’ come Onk Kong stiamo arrivando ai 90 anni e ancora ci sono dei partiti che ci illudono Autonomia, Autonomia, vi rendete conto 75 anni e questi i politici si coprono le vesti e hanno i vessilli di autonomia? ancora dopo 75 anni ma chi vogliono prendere in giro? ci avrei creduto al massimo i primi 10 o 20 anni, ma dopo 75 mi sa piu’ di beffa che di promessa.
Ci vorrebbe il coraggio, l’onesta’ e la lungimiranza per capire che occorre modificare la Costituzione al fine di abolire tutte le autonomie regionali. Prima fra tutte quella siciliana. Perché, in settant’anni di autonomia, la Sicilia ha sperperato fiumi di danaro dandoci la sanità che abbiamo, le strade che percorriamo, le reti ferroviarie da schifo. Il tutto generato con inusuale costanza da una pletora di “onorevoli” che si sono passati il testimone dell’inefficienza, dello sperpero del pubblico danaro creando inutili e costosi enti che hanno dilapidato ingenti somme di danaro. Senza tralasciare l’esercito di dirigenti, funzionari, impiegati, commessi, presidenti, direttori, consiglieri di amministrazione, segretari, consulenti, esperti e chi più ne ha più ne metta, tutti necessari per il funzionamento di questa costosissimo “autonomia”. Ancor più grave sarebbe concedere analoghe autonomie ad altre regioni. Sarebbe la fine e, quindi, l’ulteriore indebolimento dell’unita Nazionale la cui attuale fragilità deriva dalla mancanza dell’amor patrio (che invece hanno tutte le altre nazioni europee) perché L’Unità d’Italia, con i suoi poco più che 150 anni di vita, è troppo giovane per far capire che l’Interesse nazionale, in ciascuno di noi, dovrebbe prevalere sull’interesse del Partito di appartenenza. D’altra parte è assai eloquente quel pannello che si nota nella fotografia, alle spalle di Zaia: “verso la Macroregione”. Cosa significa se non verso il “Separatismo?”.
Il Presidente del Veneto ZAIA, dovrebbe spiegare al Ministro PROVENZANO e a tutti i contribuenti del VENETO e d’ITALIA che ne pagheranno le conseguenze economiche per anni, in nome di cosa il Veneto chiede più autonomia dopo la sfilza di scandali causati da Amministratori VENETI:
1. Fallimento Banca Popolare di VICENZA;
2. Fallimento Banca ANTONVENETA
3. Scandalo MOSE di Venezia con arresto del Presidente GALAN e manutenzione ordinaria dell’opera che costerà a tutti i cittadini italiani (siciliani inclusi) più di quanto Venezia incassa dal Turismo
4. Crollo del Ponte MORANDI per mancata manutenzione (BENETTON).
5. Sorvoliamo, poi, sul Fallimento del Palermo calcio per 47 milioni di debiti causati dal quel galantuomo onesto del FRIULANO ZAMPARINI !!!
– Con che faccia tosta ZAIA pretende maggiore autonomia al VENETO quando gli Amministratori VENETI pubblici o privati NON SI SONO DIMOSTRATI MENO CORROTTI di quelli del resto d’ITALIA.
– Piuttosto bisognerebbe COMMISSARIARE IL VENETO altro che darle più Autonomia !!! Gli scandali prodotti dagli Amministratori di quella Regione d’ITALIA, sono i più GRAVI e VERGOGNOSI degli ultimi 25 anni.
– E qualche elettore siciliano Vota pure LEGA contento dei FALLIMENTI e delle TRUFFE prodotte dagli Amministratori VENETI con la complicità occulta dei POLITICI VENETI !!!!!
– ZAIA: ma a chi vuoi prendere per il C…lo ! Accontentati di produrre PROSECCO, finchè dura !!!! La CINA è VICINA e, stai pur certo, che non ha bisogno dei tondini di ferro o degli occhiali e prodotti in VENETO !!!!
NON ROMPERE le PALLE TU !!!! E VERGOGNATI per quello che i tuoi correggionali hanno causato in Italia !!!
cosè adesso ti senti come Deus ex machina
La musica è cambiata ma hanno perso tutti la dignità, forse no l’hanno mai avuta
Apprezzo la onestà di “correttezza”. La Sicilia deve guardare in faccia la realtà. Tutti sbagliano, anche Galan e tutto il resto della compagnia bella in Veneto detta da Fabio. Ma mentre in Veneto i colpevoli Pagano e c’è una giustizia, in Sicilia si continua con tutti gli sprechi e la corruzione come al solito.
Del resto, basta ricordare il film di Benigni dove i problemi della Sicilia sono l’Etna e il traffico.. Siciliani, fino a quando non sarete onesti con voi stessi, non cambierà nulla.. Anzi, trascinerete il resto d’italia nel baratro.
Se c’è una Costituzione, l’autonomia deve essere data a chi la chiede, il resto sono SOLO CHiACCHERE.