PALERMO – Non c’è solo la mafia palermitana. Nei rioni popolari della città è forte la presenza di quella nigeriana che somiglia sempre di più a Cosa nostra. A cominciare dalla cerimonia di affiliazione dei nuovi “battezzati” per finire al fenomeno del pentitismo.
È stato, infatti, il primo collaboratore di giustizia dell’organizzazione a svelare i segreti dell’ala palermitana dell’Ascia Nera, Black Axe, nata negli anni ’70 in Nigeria. All’inizio era una sorta di confraternita religiosa, poi divenne una banda criminale con regole ferree, riti di affiliazione ed esplosioni di violenza.
Nel 2013 è stato costituito il “Forum di Palermo”, una costola della cupola nazionale. Stessa cosa è avvenuta a Padova, Verona, Napoli e Castelvolturno. Il neo pentito è Austine Johnbull che è stato condannato dal Tribunale di Palermo a dieci anni e otto mesi di carcere.
Il pubblico ministero Gaspare Spedale ha chiesto la condanna a oltre un secolo di carcere per 14 imputati arrestati dalla polizia nel 2016. Il processo si svolge davanti al giudice per l’udienza preliminare Claudia Rosini. I nigeriani sotto processo avrebbero controllato il mercato della prostituzione e lo spaccio di droga tra i loro connazionali a Palermo.
L’affiliazione – secondo il nigeriano che ha collaborato – è preceduta da un periodo di “orientation” ossia una sorta di apprendistato nel corso del quale vengono insegnate le principali regole del sodalizio. Durante questo periodo vengono anticipate condotte di pestaggio che poi caratterizzeranno il rito di affiliazione e che servono a sperimentare la capacità del nuovo affiliato di affrontare con coraggio e fermezza la sofferenza. Da qui scaturirebbe la particolare violenza di questa associazione. Il pm ha parlato di “una organizzazione solida, verticistica e ben definita”.
Ecco le richieste di pena: 18 anni per Alaye Samson Obama e Ibrahim Yusif; 12 anni per Kennet Osahon Aghaku; 11 anni per Steve Osagie; 10 anni per Sylvester Collins; 9 anni per Osayi Idemudia; 8 anni per Lucky Monye; 6 anni e 4 mesi per Evans Osayamwen; 5 anni e 4 mesi per Efe Airbe; 5 anni per Edith Omoregie e Vitanus Emetuwa; 4 anni e 8 mesi per Victor Jude; 3 anni e 2 mesi per Nosa Inofogha; 2 anni e 8 mesi per Austine Johnbull.
I nigeriani si sono impossessati di intere fette di quartieri. Ballarò ne è un esempio. Nelle bettole si consumano le peggiori nefandezze. Le donne che non si piegano alla prostituzione vengono violentate, gli uomini che rifiutano le affiliazioni sono torturati. I nigeriani si occupano di estorsioni ai danni dei connazionali che gestiscono piccole botteghe nel quartiere, sfruttano la prostituzione e spacciano droga.