SIRACUSA – Il gup del Tribunale di Catania ha condannato a 30 anni di carcere ciascuno Alessio Attanasio, accusato dalla Dda di Catania di essere il capo dell’omonimo clan, e Luciano De Carolis, siracusani, per l’omicidio di Angelo Sparatore, ucciso il 4 maggio del 2001 in via Gaetano Barresi, a Siracusa. Sparatore fu ucciso davanti alla propria abitazione con sei colpi di pistola nell’ambito di un regolamento di conti. Secondo l’accusa, il pm Alessandro La Rosa della Dda di Catania aveva sollecitato la stessa pena, a fare fuoco sarebbe stato De Carolis mentre Attanasio avrebbe dato l’ordine. A svelare i retroscena dell’omicidio è stato un collaboratore di giustizia che si è autoaccusato del delitto ed è stato condannato in Appello. L’episodio potrebbe essere legata al pentimento del fratello della vittima. (
Il fatto di sangue risale al 2001.
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